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Inter, il coraggio di vincere. Ecco cosa è cambiato in un anno

Steven Zhang

Inter, via i timori della scorsa estate. La squadra di Zhang è pronta a riprendersi il vertice del calcio italiano.

Sul sito di Panorama si fa il punto sulla situazione dell’Inter dopo la conferenza stampa di ieri (qui i dettagli dell’incontro con i giornalisti). Il focus è puntato su quella che sarà l’Inter di quest’anno dopo il rischio smantellamento della scorsa estate. Dopo le voci di crisi e tesoretti da cercare un po’ ovunque, ieri l’amministratore delegato Marotta ha spiegato quale è la situazione attuale del club per quanto riguarda l’area sportiva. Dopo le cessioni dello scorso anno che hanno visto le cessioni di Lukaku e Hakimi, oltre all’addio di Conte e quello forzato di Eriksen, quest’estate la frase che rispecchierebbe l’Inter secondo Panorama è “Non bisogna avere paura di perdere, bisogna avere il coraggio di vincere” detta sempre da Marotta.

Sarebbe su questo mantra che si stanno forgiando le fondamenta della nuova Inter proiettata nel futuro. Al primo giorno di ritiro la rosa nerazzurra si ritrova già migliorata rispetto a quella della scorsa estate. Inoltre non si chiudono le porte ad ulteriori ingressi. L’attivismo della società sul mercato, precedendo di fatto i movimenti delle competitor, sarebbe una conferma che l’aria è cambiata. Un anno fa i mostri del bilancio, che anche quest’anno sarà negativo ma dimezzando il passivo, e le difficoltà tra covid e governo cinese sembrano passate. Dal concetto unico di sostenibilità si è passati a quello di crescita e di ricerca di coraggio nel vincere. Vincere che diviene dunque un obiettivo dichiarato.

Inter è l’inizio di una nuova era. La società nerazzurra si è scrollata di dosso i mostri della scorsa estate e punta ad avere il coraggio di vincere.

Confermato Inzaghi, che per la società si è dimostrato all’altezza, in giugno si sono fatti investimenti importanti. Dal ritorno che Giovanni Capuano su Panorama definisce miracoloso di Lukaku, agli acquisti di Mkhitaryan, Onana, Asllani e Bellanova. L’addio di Perisic era già stato calcolato saldandolo con l’ingresso di Gosens già a gennaio scorso. In questo luglio è previsto un riequilibrio con un’uscita, ma senza farsi trovare con l’acqua alla gola.  L’unico countdown per il bilancio è quello di giugno 2023, quindi c’è tutto il tempo per agire. Se tra i partenti si dirà addio a Skriniar lo si farà solo alle cifre che l’Inter reputerà congrue. Si continuerà a vagliare le opportunità di mercato, su tutte Dybala, partita non ancora chiusa, ma anche in questo caso senza ansie. Inoltre, il non voler vendere i gioiellini di famiglia della Primavera, ma lasciarli partire in prestito o con diritto di recompra conferma che l’Inter al momento non ha necessità impellenti di cassa e preferisce avere il controllo sulle promesse del vivaio.