Inter Mercato, Marotta dice tutto su Bremer e Dybala
Inter Mercato, Marotta affronta la questione dei mancati arrivi di Dybala e Bremer.
Durante un’intervista a DAZN, l’Amministratore delegato dell’Inter non si è tirato indietro nel rispondere a due domande sui casi più caldi della settimana, vale a dire i mancati ingaggi della Joya e del difensore brasiliano ex Torino (qui l’approfondimento di Marotta su nuova stagione e Lukaku).
Su Dybala Marotta ha spiegato che secondo lui si è parlato troppo del giocatore. Lui ritiene Dybala, che ha avuto come giocatore ai tempi della Juventus, un ragazzo serio e un bel professionista. Per quanto riguarda il settore offensivo nerazzurro, Marotta ha ribadito di aver sempre sottolineato che era un reparto di grande valore e che si stava bene così. L’ingresso di Dybala semplicemente non era necessario e poi con le strumentalizzazioni si è rischiato di fare una brutta figura. Lui ha ripetuto che oggi il reparto offensivo dell’Inter è di grande valore e se lo tiene stretto.
Inter Mercato, Marotta spiega come sono andate le cose con Dybala e Bremer.
Marotta ha poi risposto a come vede Dybala alla Roma. L’AD dell’Inter ha detto di vederlo molto bene in giallorosso. Roma può essere il posto dove potersi sentire un leader, accostandolo con le dovute proporzioni alla figura di Francesco Totti. Ritiene che con Mourinho la Joya possa dare soddisfazioni ai suoi tifosi e gli augura ogni bene.
Questione Bremer. Marotta ha dichiarato che sul difensore ex Torino c’era stato un grandissimo lavoro di Piero Ausilio. Poi è stato evidente che condizionamenti economici finanziari non hanno permesso ai nerazzurri di arrivare a una conclusione positiva della trattativa. Per Marotta l’Inter ha fatto la sua corsa ma davanti a offerte molto distanti dalla loro è giusto che il venditore abbia fatto le proprie scelte. Marotta ha poi sottolineato che Bremer si è comportato da grande professionista.
L’AD nerazzurro nell’intervista ha cercato di spiegare che è sì sfumata un’opportunità, ma sinceramente è importante che ci abbiano provato. Ha spiegato che i manager hanno l‘obbligo di intraprendere delle strade che magari portano anche a conclusioni negative. Fa parte del gioco, ma va comunque apprezzata la perseveranza del lavoro.