Ferri, tra obiettivi e appartenenza: il nuovo team manager spiega l’interismo
Riccardo Ferri ha rilasciato questa mattina un’intervista ai microfoni di InterTv, dopo essere stato nominato team manager. L’ex gloria nerazzurra ha espresso tutto il suo entusiasmo per questa nuova avventura. Voglia di fare, educazione ed umiltà. Questi saranno i capisaldi del suo operato. Unito al senso di appartenenza. Si vedrà la stessa voglia che aveva quando da bambino approdò all’Inter. Dopo una carriera in nerazzurro (13 anni dopo il settore giovanile) è arrivato un ritorno che sognava da anni.
“Voglio godermi il sogno cercando di essere produttivo per la società e per la squadra. Insieme dobbiamo cercare di raggiungere obiettivi importanti. Per farlo ci sarà bisogno dell’aiuto di tutti. Questo ruolo è un privilegio e per svolgerlo bisogna conoscere il peso della maglia e l’ambizione della società. Tuttavia ci sono anche delle insidie, per questo servirà la disponibilità di tutte le componenti.”
Ferri tra interismo e senso di appartenenza
La scelta è ricaduta su questo grande ex anche per la sua grande esperienza, che senza dubbio gli tornerà utile. Ferri ha infatti spiegato che in passato ha fatto parte di un grande gruppo. Quanto appreso lo aiuterà molto. Il nuovo tem manager ha infatti svelato che l’esperienza nello spogliatoio sarà utile per fargli comprendere lo stato d’animo dei giocatori. La sensibilità sviluppata gli permetterà di capire stati d’animo e atteggiamenti anche a prescindere dalle parole.
Lavoro quotidiano, non farsi abbattere dalle sconfitte e non esaltarsi troppo per le vittorie: queste le caratteristiche principali dello spirito interista secondo Ferri. A ciò bisognerà aggiungere la perseveranza e la voglia continua di migliorarsi, in tutti i settori: dal campo a tutto ciò che c’è intorno.