San Siro, le motivazioni del no ai referendum. Si va verso la svolta
San Siro è considerato ormai uno stadio vetusto. È questa una delle motivazioni che ha portato il Collegio dei Garanti del Comune di Milano a rigettare la richiesta dei referendum cittadini.
Come riportato dal sito calcioefinanza.it, il Collegio dei Garanti ha pubblicato le motivazioni della sua scelta.
Questi i fatti. Nell’ormai atavica questione sulla costruzione del nuovo stadio di Inter e Milan il Comune di Milano ha indetto un pubblico dibattito. Uno dei punti focali è la permanenza o l’abbattimento di San Siro. Secondo il progetto delle due società di calcio il vecchio stadio andrebbe demolito per far spazio alla nuova costruzione.
Contro questa decisione erano state raccolte le firme per richiedere un referendum basato su due quesiti. Il primo era quello propositivo volto a salvaguardare il Giuseppe Meazza puntando alla ristrutturazione dell’impianto; il secondo quesito puntava ad abrogare la delibera della giunta comunale che aveva approvato il pubblico interesse sul nuovo progetto.
San Siro, no ai referendum contro l’abbattimento del vecchio stadio. Potrebbe essere la svolta per l’ok alla realizzazione del nuovo impianto.
Il Collegio dei Garanti, pur non escludendo la strada del referendum per risolvere la questione, basa il suo giudizio su quanto emerso dalle verifiche di fattibilità tecnica e contabile. In base a quanto presentato da Inter e Milan la realizzazione dell’opera è fattibile. Inoltre i Garanti stessi, hanno fatto propria la sottolineatura della Direzione Rigenerazione Urbana del comune che considera San Siro “uno stadio vetusto” e che la sua eventuale ristrutturazione creerebbe problemi di utilizzo dello stesso stadio.
Calcolando in 5-6 anni i tempi di ristrutturazione dell’impianto sarebbe impossibile per i due club poter continuare ad utilizzare il Meazza in questo lasso di tempo. Considerando poi che la gestione e il mantenimento di uno stadio come il Meazza è sostenibile solo se vengono svolti incontri calcistici si capisce che diventa impossibile ipotizzare uno stadio senza attività sportive. Non sembra infatti possibile he altri soggetti siano interessati a poter prendere una gestione di tale dimensioni se non per attività appunto calcistica.
Sembrerebbe dunque un passo in avanti verso la realizzazione di una nuova struttura, quella che da tempo chiedono con voce Inter e Milan.
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