Inter – Una prova non senza ombre è andata in scena ieri a Lecce. Solo un gol di Denzel Dumfries negli istanti finali ha permesso ai nerazzurri di portare a casa tre punti fondamentali.
Non mancano i commenti negativi sulla prestazione degli uomini di Inzaghi. Dalle pagine de La Gazzetta dello Sport il pensiero dell’ex commissario della Nazionale italiana Arrigo Sacchi. “In vantaggio proprio all’inizio della partita, pensavo che continuassero ad attaccare e a mettere sotto l’avversario. Invece hanno abbassato i ritmi e hanno consentito al Lecce di rimettersi in piedi. E se non ci fosse stato Dumfries, non so…”.
L’analisi di Sacchi si fa ancora più secca nel corso dell’intervista rilasciata al quotidiano milanese. “Lukaku? Non si vince con un solo giocatore. Il problema dell’Inter è che si deve giocare “di squadra”, bisogna essere più aggressivi e compatti, bisogna fare pressing sull’avversario e rubare in fretta il pallone”.
Sacchi prosegue sulla sofferenza contro gli attaccanti avversari: “Tutti devono partecipare alla fase offensiva e a quella difensiva, sennò si va in inferiorità numerica e si consegna il comando delle operazioni agli avversari. Dico questo al di là del risultato: io guardo l’atteggiamento in campo. Contro il Lecce c’erano cinque difensori per tre attaccanti: squilibrio evidente. E poi a centrocampo non si riesce a costruire e a palleggiare”.