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Inzaghi alza la voce: tutti i motivi che rendono il tecnico irrequieto

Simone Inzaghi nel corso degli ultimi giorni si è lasciato andare a dichiarazioni molto forti. L’allenatore ha sostanzialmente preso una posizione rispetto alla quale sembra essere irremovibile. Inutile specificare che l’argomento che rende irrequieto il tecnico è il mercato. Attualmente la rosa deve essere completata, visto che manca all’appello un giocatore che possa svolgere il ruolo di vice De Vrij, al posto di Ranocchia.

Aleggia però il fantasma di una possibile cessione eccellente. La cosa di per sé non rende felice Inzaghi. A fungere da aggravanti ci sono due circostanze non di poco conto. Da un lato il campionato è già iniziato, dall’altro i tempi per trovare eventuali sostituti sarebbero strettissimi. I nomi a rischio sono ovviamente quelli di Skriniar (per il quale c’è il pericolo maggiore) e Dumfries. 

Inzaghi irrequieto: tutti i motivi

Già un anno fa, al momento del suo approdo, Inzaghi ha dovuto affrontare una cessione inaspettata, ossia quello del figliol prodigo Lukaku, tornato alla base poco più di un mese fa. Anche in quel caso si dovette trovare una soluzione in fretta e furia, e i risultati non sono stati del tutto quelli sperati. Ora il tecnico è stato chiaro: per mantenere alte le aspettative sarà necessario che la rosa resti quella attuale (con un centrale in più). In caso contrario bisognerà rivedere gli obiettivi. Tutto ciò per evitare la spiacevole guerra fredda della scorsa stagione, dove l’allenatore ribadiva che l’obiettivo prefissato era quello del quarto posto, mentre Marotta parlava di scudetto. Inutile ricordare che la situazione ha iniziato ad incrinarsi dopo la vicenda Bremer. Un giocatore che si aveva in pugno, poi clamorosamente sfuggito (e finito ad una diretta concorrente). Da lì in poi si sono dovute rivedere tutte le strategie.

Probabilmente oltre questo c’è di più. La frase inerente al fatto che di Inter si parla solo in ottica cessioni sembra essere un attacco interno più che una critica rivolta alla stampa. Una sorta di messaggio, secondo il quale una migliore gestione della comunicazione aiuterebbe sul fronte della serenità della squadra. Tanti i motivi quindi che minano la tranquillità del tecnico, che vorrebbe garanzie, ma soprattutto certezze. Ciò che è certo è che fino al 31 agosto, data della chiusura del mercato, ci sarà da stringere i denti.