L’Inter e Skriniar riprendono da dove avevano interrotto il discorso con San Siro il 22 maggio scorso. Quel giorno i tifosi tributarono alla squadra un ringraziamento straordinario per la stagione coronata da due trofei ed un secondo posto combattuto fino all’ultimo secondo.
Quel giorno era palpabile anche la sensazione che potesse essere l’ultima occasione per salutare qualche big destinato a partire per altri lidi. Le casse nerazzurre sembravano imporre un sacrificio importante nell’ottica della sostenibilita sportiva ed economica, linea guida della dirigenza nerazzurra.
Da ieri ogni timore è svanito. Almeno per ciò che riguarda Skriniar e almeno per il momento. Steven Zhang ha deciso di togliere il difensore dal mercato definitivamente, mossa che la Gazzetta dello Sport di oggi analizza dettagliatamente.
“Se il centralone slovacco è strategico per i destini nerazzurri, è strategica pure la mossa presidenziale: ha mostrato con i fatti che la possibilità di competere per la seconda stella è prioritaria rispetto ai sacrifici economici, che pure andranno fatti prima o poi. “
Skriniar è stato identificato dai tifosi come il giocatore che più di ogni altro identifica il vero Dna nerazzurro
Il suo “interismo” maturato negli anni, mai ostentato eppure sempre vivo sotto pelle: mai lo slovacco avrebbe voluto strappi clamorosi davanti ai tifosi, nonostante le spinte di intermediari e agenti. Altri, invece, in condizioni più o meno simili, avevano battuto i piedi pur di strappare uno stipendio migliore in un top club: nel suo caso a Parigi sarebbe stato quasi il triplo.
E dunque ora resta solo da chiudere il cerchio con il rinnovo contrattuale che Skriniar attende e merita.
“Adesso verrà accontentato per tanta fedeltà alla causa e tra poco si entrerà nel vivo del suo rinnovo: Skriniar sa che già a settembre potrebbe ricevere in regalo un foglio con su scritto 5,5 o addirittura 6 milioni. Non sono i 7,7 a salire che avrebbe preso per cinque anni giocando tra Messi e Mbappé, ma molto di più dei 3,5 finora percepiti. La data di scadenza dovrebbe diventare il 2027, come naturale conclusione di questo thriller di mercato che ha riempito di ansie l’estate interista.”