Inter, un giocatore è un mistero. Inzaghi riflette sulle prossime partite
Inter, Robin Gosens è l’oggetto misterioso di questo inizio campionato. Come si legge su Repubblica, è iniziato il processo a Simone Inzaghi. Le sue scelte contro la Lazio sono state criticate. Soprattutto quella di affidare il ruolo di angelo custode di Milinkovic a Gagliardini, fisicamente simile al serbo ma tecnicamente di un altro pianeta.
Risultato identico all’anno scorso, i nerazzurri perdono il primo match di spessore di questo campionato e sotto accusa sono finiti giocatori e allenatore. Sarri l’ha vinta sostituendo Vecino e Zaccagni con Luis Alberto e Pedro. Cambi che hanno inserito qualità e voglia di attaccare, l’esatto opposto di Inzaghi che fino al 70simo tiene fuori Calhanoglu e nel primo cambio disponibile toglie dal campo Lukaku.
Inter, Gosens è un mistero. Inzaghi pensa a come rilanciare la freccia tedesca, nel frattempo mercoledì si torna in campo
Partito Perisic, la fascia sinistra nerazzurra ha perso molto, anche più di quanto fosse lecito aspettarsi. Dimarco, che la sorte ha dotato di un piede sinistro educato e micidiale, in difesa ha limiti evidenti, sia quando viene impiegato nei tre del pacchetto centrale, sia in fascia. Troppo basso per marcare i giocatori alti (il disastro su Arnautovic a Bologna della scorso stagione è lì a ricordarlo), troppo leggero per vincere quei duelli spalla a spalla che sono il pane del lavoro del terzino.
Meno edificante, per ora, la parabola nerazzurra di Gosens. Il tedesco, acquistato in anticipo lo scorso inverno per sostituire Perisic, all’Atalanta fra il 2017 e il settembre 2021 (momento dell’infortunio alla coscia) aveva giocato 157 partite, segnando 29 reti e servendo ai compagni 21 assist. In pratica, ogni tre partite aveva fatto direttamente o fatto segnare un gol. Bisogna aspettare il vero Gosens, sperando si integri al meglio nel sistema di Inzaghi.