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Moratti dice tutto sull’Inter. Dal derby a Mou le parole dell’ex patron

Curva Nord Inter

Moratti è e sarà sempre sinonimo di Inter.

Il leggendario ex presidente nerazzurro è stato ospite della trasmissione radiofonica Tutti Convocati in diretta su Radio 24. A Carlo Genta e Pierluigi Pardo, Moratti ha parlato a 360 gradi dell’Inter e del calcio italiano.

Gli è stato subito chiesto come vede il derby (qui le ultime sul partner di Lautaro in attacco).

Moratti ha risposto di vedere che ogni settimana c’è l’attacco a una squadra, poi tale squadra vince e il giudizio diviene l’opposto di quello in precedenza. Il Milan ieri non ha vinto ma è una squadra forte che gioca bene. Una squadra definita “concreta”. Per quanto riguarda invece i nerazzurri l’ex presidente ha detto: “L’Inter può fare benissimo ma dipende dalla formazione che Inzaghi mette in campo: l’Inter ha tutto il potenziale per vincere, lo aveva anche l’anno scorso però ed è questo che mi spaventa”.

Moratti, pone lo scudetto come obiettivo. Racconta la sua simpatia per Mou e fa il punto su Dybala e Lukaku.

Si è parlato poi del suo legame con Mourinho. Moratti ha dichiarato che se non dovesse vincere l’Inter tiferebbe per la Roma del tecnico portoghese. Ha risposto che sarebbe anche giusto che vinca e in quanto la Roma lo diverte parecchio. Giallorossi che si sono portati a casa Dybala, per settimane accostato all’Inter. L’ex patron sul tema ha dichiarato: “ Era difficile che l’Inter potesse prenderlo con tutti quelli che aveva, sembrava più una cosa giornalistica: sarebbe stato utile, è un grande giocatore. Ma facendo attenzione al bilancio era impossibile”.

Battuta poi su Lukaku. Moratti ha detto di non sentirsi preoccupato dall’infortunio, si tratta di un ritardo e niente di più. Poi il belga ha dimostrato di trovarsi bene in Italia, dove le difese sono più adatte al suo tipo di gioco.

Infine ha detto la sua sulle proprietà straniere che stanno acquistando club italiani. Per lui si tratta di una realtà, al di là che uno ne sia contento o meno. Ormai sono la maggioranza in Serie A ed è una cosa che va accettata.