Inter, Sconcerti duro con Zhang. Le domande sul futuro del club (CM)
Inter, il noto giornalista Mario Sconcerti ha fatto il punto sulla situazione della società nerazzurra. Su Caclciomercato.com, il noto editorialista si è concentrato sulla proprietà di Zhang e su quali siano le decisioni del patron interista.
Sconcerti ha sottolineato come una società abbia pienamente diritto di vendere i propri giocatori se è nel bisogno di farlo. Sul caso Skriniar, ad esempio, il nodo non è se venderlo o meno ma è comprendere quale sia il principio sul quale si basino questi affari. L’Inter in questi anni sta vivendo una affannosa ricerca di soldi e il continuare su questa modalità desta preoccupazione. Per il giornalista una squadra potrebbe anche vivere alla giornata, ma solo per un breve lasso di tempo, se questa diventa una modalità continuativa c’è bisogno di una cura drastica. In sostanza “Se la famiglia Zhang non può permettersi l’Inter, deve chiedersi se non sia il momento di rinunciarvi”
Inter, Sconcerti non le manda a dire: “Zhang, quale è il tuo progetto?”
È proprio su questo nodo che Sconcerti si rivolge direttamente al presidente Steven Zhang al quale chiede di parlare e spiegare quale sia il suo progetto. Sconcerti chiede su cosa saranno impostati i prossimi anni del club nerazzurro. Per lui nessuno può pensare che si torni a spendere 600 milioni (cifra che per Sconcerti è stata sborsata) che hanno portato a vincere uno scudetto, ma sarebbe importante capire cosa si voglia fare. Zhang avrebbe dunque il dovere di spiegare quale sarà il futuro della squadra, perché se è vero che il calcio è spesso preso troppo sul serio, è anche vero che non è un supermercato in cui si entra e si esce, cambiando qualora non si è contenti.
Sconcerti paragona una calcio ha una chiesa, nella quale le società rappresentano “gente, città, vita, ricordi, sentimenti” e in questo contesto Zhang e le sue decisioni fanno parte degli affari di tutti coloro che in questa chiesa credono.
Mercato Inter, segui le ultime trattative con il nostro LIVE.