Milan-Inter, Inzaghi analizza la brutta sconfitta. Una partita che la squadra rossonera ha messo sui binari giusti grazie a tre gol, in rimonta rispetto a quello fatto dalla squadra nerazzurro, con Dzeko che ha accorciato le distanze. Ma Inter troppo isterica, che non è riuscita a controllare il momento in cui è passata in vantaggio. Seconda sconfitta in cinque partite, otto gol subiti. I numeri cominciano a preoccupare. Di questo, ha parlato ai microfoni di Dazn, Simone Inzaghi. Ecco le sue parole.
Sulla partita: “All’inizio è stata una partita equilibrata e siamo riusciti a segnare un ottimo gol. Dopo il pareggio siamo caduti in un black-out di mezz’ora. Abbiamo fatto due gol bellissimi per come sono state costruite le azioni e ne abbiamo presi tre che una squadra come noi non deve concedere. E’ vero che per fare due gol abbiamo fatto tantissima fatica e abbiamo trovato un grande portiere di fronte a noi. Noi, invece, prendiamo troppi gol. Io sono l’allenatore e devo porre rimedio. Per vincere un derby si deve fare di più e dopo i cambi abbiamo fatto quello che bisognava fare. Ma mezz’ora non basta, dobbiamo farlo per tutta la partita”.
Inzaghi, poi, ha continuato: “E’ troppo importante saper gestire i momenti della partita, senza avere black-out. Soprattutto contro squadre forti come il Milan, questi errori comprometto poi la partita intera. In questo tipo di gara ogni dettaglio fa la differenza. Noi per fare due gol, abbiamo dovuto fare tantissimo in costruzione, loro sono arrivati a farceli in maniera troppo facile”.
Sulle giocate dei singoli: “Parlare dei singoli è sempre molto difficile. L’analisi che dovevo fare è stata fatta. Abbiamo preso il pareggio nel momento in cui eravamo in controllo totale della partita, poi un black-out di mezz’ora. Ma prima non c’erano avvisaglie di pareggio. Questa è la stessa della passata stagione che ha fatto otto partite senza prendere gol. Bisogna leggere i numeri e bisogna farlo in quella direzione. Noi abbiamo fatto troppa fatica per fare gol, loro sono riusciti a farli facilmente e non dobbiamo permettere che succeda ancora”.