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Inter, isterismo che dura ormai da un anno. Serve un cambio di rotta

Simone Inzaghi

Inter, isterismo che denota una mentalità fragile. Come si legge sul portale Calciomercato.com, l’Inter si scopre isterica, ma in realtà lo è da tempo. I primi sintomi rilevanti sono apparsi dopo quel famoso derby dell’anno scorso vinto dal Milan in rimonta. In quell’occasione, da una situazione di controllo e di vantaggio, in 10 minuti i nerazzurri si sono dematerializzati regalando al Milan il doppio vantaggio decisivo.

L’Inter è fragile, è un pugile che non sa incassare. Le basta uno schiaffo per andare ko, con l’avversario che alza i pugni al cielo dopo aver resistito a parecchi pugni in faccia. Anche in questo derby, dopo aver trovato il vantaggio, la squadra si è letteralmente sciolta. Ringrazia il Milan, che per 60 minuti buoni ha messo dentro un’intensità semplicemente superiore rispetto ai nerazzurri. Poche idee, poca solidità, troppo isterismo.

L’Inter esce di scena dal derby dopo nemmeno 25 minuti di gioco, nonostante il vantaggio. Isterismo preoccupante

Fa specie pensare che dopo 5 partite i nerazzurri abbiano incassato la bellezza di 8 gol, e che dopo aver fatto risultato con Lecce, Spezia e Cremonese l’Inter abbia raccolto 0 punti con Lazio e Milan. Ai primi big match, la squadra si è sfaldata. Inzaghi dovrà riavvolgere il nastro e riportare indietro la squadra di un paio d’anni. Nel giorno della sua presentazione, l’allora tecnico dell’Inter, Antonio Conte, mise immediatamente in chiaro il primo mattone da cui sarebbe partito il suo lavoro: “No crazy, no more”, rispondendo a Zhang che gli chiedeva se fosse pronto per la “Pazza Inter”.

Adesso tocca a Simone Inzaghi riprendere in mano le redini di questa squadra, e fare in modo che reagisca alle avversità di questo inizio di stagione. Iniziando, ad esempio, a sistemare l’intero reparto difensivo che fa acqua da tutte le parti.