Inter, l’ora della svolta. E non manca la chiarezza. C’era attesa ieri per il ritrovo di squadra e staff dopo il derby malamente perso contro il Milan. E’ stata l’occasione per guardarsi negli occhi, riflettere sugli errori e rilanciare la sfida.
La Gazzetta dello Sport spiega aneddoti e retroscena di quanto si è consumato alla Pinetina, alla presenza anche dei dirigenti dell’Inter. Innanzitutto, spiega il quotidiano, una parola è stata messa al centro dei discorsi con la squadra: umiltà. Ripetuta frequentemente, è emersa con forza. E qualche big sembra ora non più intoccabile.
Serve reagire. L’Inter contro il Milan è stata troppo brutta per essere vera, e ora l’avversario che si materializzerà sarà il temibilissimo Bayern Monaco (qui le parole di Neuer sulla squadra nerazzurra). Impossibile non ricercare una scossa per non creare già una prima mini-crisi in una stagione dal rendimento fin qui altalenante.
Ai dubbi su Handanovic e su un trio difensivo in bambola (Acerbi, scrive il giornale, potrebbe presto ottenere minuti), si sommano le prove non certo irresistibili di altri calciatori. “I tocchi in uscita un po’ sufficienti di
Calhanoglu, se ripetuti, col Bayern potrebbero avere conseguenze persino peggiori. In questo delicato momento pure l’intoccabile Barella rischia di avere il mirino puntato: da chi si identifica così tanto con un club, ci si aspetta di più”, rimarca oggi il quotidiano milanese. E scalpita Mkhitaryan.