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Dzeko, bollito a chi? Il bonsiaco in Champions è letale. Chiedere al Plzen

Dzeko è decisamente l’arma in più nel reparto d’attacco e in Champions League conferma di essere fondamentale.
Con il ritorno in nerazzurro di Lukaku la stagione di Dzeko sembrava destinata a quella del comprimario di esperienza. Un giocatore che a causa della carta d’identità ha imboccato sicuramente la strada del tramonto sportivo, ma sicuramente non è il “bollito” di cui molti parlano. Anche ieri il bosniaco ha dimostrato di essere un vero trascinatore della squadra. L’ex romanista non solo ha aiutato i compagni a far salire il baricentro del gioco ma, con un gol e un assist, è stato tra i migliori in campo. Dovrà fare le veci di Big Rom ancora per qualche settimana, ma non sembrano esserci molti dubbi sul fatto che il peso specifico che il bosniaco mette nella fase d’attacco dei nerazzurri, sia di molto superiore a quello del collega più giovane Correa.

Dzeko trascina l’Inter in Repubblica Ceca e per il Plzen è una bestia nera. Con quello di ieri sono 9 i gol segnati al Viktoria, nessuno come lui.

Sulla prestazione di Dzeko si è soffermata anche La Gazzetta dello Sport nella sua edizione odierna. La rosea lo definisce addirittura “l’uomo della provvidenza”, in quanto il numero 9 nerazzurro ha confermato quello che sembra un vero vizio, confermando di essere la bestia nera del Viktoria Plzen. Contro la squadra della Repubblica Ceca, con il gol di ieri, Dzeko ha segnato in carriera addirittura nove gol in sette partite al Plzen. Prima del gol che ha sbloccato il match di ieri era già andato a segno contro i rossoblu ai tempi del Manchester City e della Roma. I numeri non si fermano qui. Infatti, Dzeko è in pratica il flagello del Viktoria essendo lo straniero dal quale la squadra ceca ha subito più gol in 110 anni di storia.
Tra poche settimane Dzeko avrà la possibilità di aumentare il suo personalissimo record.

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