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Inter, Matteo Marani stronca giocatori nerazzurri. E su Inzaghi…

Esultanza Inter

Inter, Matteo Marani stronca i nerazzurri dopo la sconfitta di ieri. La squadra di Simone Inzaghi sta vivendo il momento più complicato degli ultimi due anni. Un allenatore che sembra non avere più le redini della situazione ed una squadra che sembra aver delegittimato il tecnico. La sconfitta contro l’Udinese è soltanto l’ultima figuraccia di questa stagione che vede ogni obiettivo già in salita dopo sole sette giornate.

Il clima di sicuro non è sereno e la prestazione di ieri non farà bene alla squadra, soprattutto alla luce della pausa per le nazionali. Non basterà il solo ritorno di Romelu Lukaku in campo – anche perchè dovrà riconquistare la condizione -, ma è necessario un atteggiamento diametralmente opposto a quello tenuto da tutte le componenti in causa. L’Inter rischia di gettare al vento una stagione che è appena iniziata. Intanto, il giornalista di Sky Sport, Matteo Marani, dice la sua sulla squadra nerazzurra e la sua situazione.

Inter, la crisi sembra non avere più una fine: Matteo Marani stronca i giocatori nerazzurri e Simone Inzaghi

Per Marani, che ha parlato ai microfoni di Sky, l’Inter sembra avere un vuoto di leadership all’interno della propria rosa. Una leadership che, quando sedeva Antonio Conte in panchina, aveva l’allenatore. Infatti, a iniziare dalla partita contro il Sassuolo, l’Inter diventò imbattibile, arrivando a vincere il suo diciannovesimo scudetto. Marani punta il dito anche sui singoli, a cominciare da Nicolò Barella che ieri, in maniera in comprensibile, ha lasciato libero Arslan di segnare il terzo gol, ma che non sta mostrando quanto fatto vedere con Conte.

Per non parlare della difesa, che oltre agli 11 gol concessi, desta più preoccupazione per i 77 tiri concessi. Eppure i tre titolari sono gli stessi dello scudetto. Ma il giornalista ne ha anche per Simone Inzaghi. Marani, infatti, sostiene che il tecnico non rischia l’esonero per motivi economici e perchè sono pochi i nomi importanti da far sedere sulla panchina nerazzurra. Ma l’ex Lazio, seppur bravo, non è Antonio Conte che è un tecnico che fonda cicli e lo sta dimostrando anche sulla panchina del Tottenham.