Inter, l’ora dei processi. La squadra nerazzurra è caduta malamente ad Udine. In un pomeriggio che peggio non si poteva materializzare, gli uomini di Inzaghi son finiti risucchiati dai loro limiti e dalla verve ormai acclarata degli uomini di Sottil.
Una gara assolutamente negativa che ha visto sul banco degli imputati anche il tecnico Simone Inzaghi. Non è piaciuta la conduzione del mister in termini di cambi. E la doppia sostituzione dopo mezz’ora, per via dei gialli rimediati da Bastoni e Mkhitaryan, ha evidentemente sorpreso. Ma l’allenatore dell’Inter rischia? Fa chiarezza La Gazzetta dello Sport oggi in edicola.
Non è in discussione, attualmente, la posizione di Inzaghi. Il giornale tiene a precisare che il tecnico resta saldo e non rischia l’esonero. Chiaro, che il destino dell’ex Lazio dipenderà comunque dai risultati. “La fiducia del club non può essere illimitata, neppure a fronte di un contratto rinnovato solo tre mesi fa. Un orizzonte temporale è corretto stabilirlo, per la prima volta. La società prenderebbe in considerazione l’idea di cambiare allenatore solo più avanti, solo se – ipotesi – l’Inter non avesse dato dimostrazione di cambiare marcia da qui fino alla sosta per il Mondiale”.
Inzaghi avrebbe insomma un tesoretto da giocarsi fino a novembre. Serve semplicemente una sterzata, in un momento pieno di affanni, oltre che allarmi. “La reazione scomposta di Bastoni dopo la sostituzione di ieri, la faccia perplessa di Skriniar al cambio contro il Bayern, le disattenzioni di Barella e Dumfries nel derby. Sta a Inzaghi e al suo staff, oltretutto, trovare il modo di restituire brillantezza fisica alla squadra”, il punto del quotidiano milanese su una situazione complicata.