ID – Zhang cede: tappe e motivi della decisione ed un primo interessamento
Zhang-Inter, un epilogo già scritto. Oramai è di dominio pubblico che è in corso una ricerca di acquirenti per le quote societarie dell’Inter. Dal tweet di qualche giorno fa del giornalista di Libero, Fabrizio Biasin, infatti, sono arrivate sempre più conferme del fatto che il presidente nerazzurro, Steven Zhang, abbia deciso di passare la mano. Una notizia che, sicuramente, ha fatto rumore dal momento che, nelle settimane passate, da più parti si era parlato di uno Zhang ben saldo al comando della società di viale della Liberazione. Di fatto, la situazione non è questa. Ma come si è arrivati a tutto ciò e quali sono state le tappe che hanno portato a questa situazione? Tanto è cambiato dal quel giugno del 2016, quando il colosso cinese Suning ha acquistato le quote di maggioranza del club nerazzurro.
Ma arriviamo al dunque. Stagione 2020/2021: l’Inter si laurea campione d’Italia grazie ai dodici punti di vantaggio sul Milan e porta a casa il diciannovesimo scudetto della propria storia. Un traguardo importante, raggiunto con Antonio Conte in panchina ed una squadra fortissima a cui sarebbero bastate poche pedine per provare a fare bene anche in campo europeo. Ma qualcosa si rompe e, a giugno, la proprietà, con il presidente Steven Zhang in testa, decidono di dare una diversa politica per il club. Non più investimenti, ma l’oramai famoso ‘autosostentamento’ a costo di cedere i propri big in rosa. Cosa che accade, visto che in estate partono sia Romelu Lukaku, per la bellezza di 115 milioni di euro in direzione Chelsea, ed Achraf Hakimi, per 60 milioni più bonus a rinforzare la fascia destra del Paris Saint Germain.
Arriva la pandemia e con essa le enormi perdite in bilancio con, tra gli altri, alcuni sponsor cinesi che sospendono i pagamenti. Urgono provvedimenti e risparmi, Antonio Conte non sente ragioni e se ne va, al suo posto arriva Simone Inzaghi. Come detto, salutano anche Lukaku e Hakimi, il club è messo in sicurezza si dice ai tifosi. In questo quadro arrivano come un fulmine a ciel sereno, le parole di Zhang Jindong, padre di Steven, che al consueto evento di inizio anno cinese fa tremare i tifosi nerazzurri sostenendo la necessità di “tagliare le attività irrilevanti”. Il gruppo Suning è sempre più in difficoltà, la pandemia morde anche i colossi del retail e in più ci sono alcuni investimenti infelici (prestiti a Evergrande e acquisto di alcuni supermercati Carrefour) e per la prima volta gli Zhang cercano acquirenti per il club nerazzurro, nel quale hanno investito circa 800 milioni di euro. Unico modo per lasciare tutto e subito sarebbe un’offerta da 1 miliardo di euro. Offerta che non arriva a toccare quel valore da parte di interessati – si ricordi il fondo BC Partners che, dopo la due diligence, decise di offrire circa 900 milioni di euro.
Si arriva ai giorni nostri e alla notizia della volontà di cedere. Come detto, da tempo Steven Zhang ha dato incarico a Goldman Sachs di trovare altri investitori. Ma se questi, prima, dovevano riguardare solo le quote di minoranza, adesso l’incarico riguarda quelle di maggioranza. Perché questo cambio repentino? Tutti sappiamo la situazione in cui versa il mondo, con il conflitto russo-ucraino che ha cambiato tanti equilibri geopolitici. Secondo la ricostruzione del quotidiano inglese The Guardian il governo cinese, al di là di un appoggio poco più che formale a Putin, sarebbe seriamente preoccupato delle conseguenze che la guerra sta causando nel mondo occidentale, prima tra tutti l’Europa. La situazione di enorme incertezza politica ed economica che regna nel vecchio continente starebbe spingendo Xi Jimping ad imporre l’abbandono di ogni iniziativa economica cinese in Europa, chiusura che dovrebbe trovare conferma nel congresso del PCC che andrà in scena a metà del prossimo mese di ottobre. Così si spiegherebbe la rivelazione fatta dal giornalista del Financial Times, Arash Massoudi, secondo il quale, ad esempio, la società China Media Capital avrebbe ceduto parte delle sue quote in City Football Group – la società proprietaria del Manchester City e del Palermo, per intenderci – a Salt Lake. E lo stesso si verificherà, a breve, anche con l’Inter.
La domanda che in questo momento incuriosisce di più i tifosi è: a chi passerà la società nerazzurra? Tanti i soggetti interessati. Goldman Sachs, come riportato da più parti, sta vagliando il mercato. Ovviamente, vista la vicinanza territoriale, i primi riferimenti sono eventuali investitori statunitensi, ma non sono escluse sorprese. Secondo quanto raccolto dalla nostra redazione, al momento ci sarebbe un interessamento da parte di un consorzio di investitori americani. Resta da capire se questo interessamento, poi, sfocerà in una vera e propria trattativa oppure non se ne farà nulla.