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Handanovic Onana, il dualismo. Perché uno, perché l’altro

Handanovic Onana, il dualismo della porta nerazzurra. Inutile negarlo, in casa Inter la gestione dei portieri è diventata un nodo vero. La società della famiglia Zhang ha annunciato, nella scorsa sessione di mercato, sia l’acquisto di André Onana, sia il rinnovo contrattuale di Samir Handanovic. Inizialmente l’idea era quella di far crescere il portiere camerunese sotto l’ala del capitano nerazzurro, imitando il modello ToldoJulio Cesar.

In questa prima parte di stagione, André Onana ha giocato le due partite di Champions, mettendosi in mostra per i suoi interventi (è stato il portiere a compiere più parate nelle due gare europee). Il campionato è stato invece il teatro di Handanovic: lo sloveno non sta brillando e buona parte dei tifosi chiede a gran voce ormai un cambio di gerarchia.

Handanovic Onana, la difficile scelta. Perché uno, perché l’altro

Simone Inzaghi si ritrova a dover sciogliere un dubbio che farebbe invidia anche a Shakespeare: “Handanovic o non Handanovic?” A favore del numero 1 nerazzurro c’è sicuramente la maggiore esperienza con la maglia nerazzurra. Handanovic è anche il Capitano della squadra e una sua esclusione farebbe rumore.

Ma Onana scalpita e in favore dell’ex Ajax non mancano argomenti. Nelle gare giocate in maglia nerazzurra, il camerunense si è contraddistinto per ottimi riflessi. A suo vantaggio, ma soprattutto a vantaggio dell’Inter, c’è il fattore età: André ha 26 anni (12 in meno di Samir) e potrà garantire altri 10 anni ad alto livello. Puntare su di lui potrebbe essere una mossa utile anche in chiave progettualità. Onana, già reduce da una stagione da stop forzato, rischierebbe infatti di alimentare con altre panchine la sua estraneità da campo. Non proprio un fattore utile per quello che dovrà essere il futuro della porta nerazzurra. Un argomento in più, certamente, per il partito del cambiamento, ormai sempre più nutrito.