Suning-Inter, il futuro è scritto. Zhang non ha molta scelta (Sole24Ore)
Suning-Inter, si entra nella fase cruciale. Se la curva nord ha già deciso come dovrebbe finire, a livello finanziario la situazione è molto chiara.
A fare il punto sulla situazione ci ha pensato Marco Bellinazzo, giornalista del Sole24Ore, esperto di finanza nel mondo del calcio. Intervenendo a Radio Nerazzurra ha commentato il momento della società nerazzurra. Bellinazzo ha parlato di vero e proprio paradosso in quanto si è arrivata a contestare una delibera con la quale la società non paga lo stipendio al proprio presidente per evitare che dei creditori possano aggredire quel bene economico. Steven Zhang, sta vivendo una situazione molto complicata e avrebbe un debito in via accertamento di variate decine di milioni e la stessa Inter sta finendo in un vortice di cui sarebbe responsabile esclusivamente la proprietà.
Suning-Inter, ci sono poche alternative. Lo stop della Cina a investimenti nel calcio estero delinea una sola via percorribile.
Il giornalista del “Sole” sottolinea un punto fondamentale di tutta la vicenda. Suning ha avuto delle difficoltà molto importanti causa pandemia. Altro paradosso è che pur essendo aiutata dal governo cinese, Suning continua ad essere un colosso da 10 miliardi di dollari fatturati e che quindi non avrebbe problemi a sostenere l’esigenze dell’Inter. Il problema vero è che il governo di Pechino impedisce qualsiasi tipo di investimento in tal senso e Suning non può ovviare in alcun modo a questa direttiva. A breve una nuova assemblea del Partito Comunista confermerà questo divieto di investire in club all’estero.
La famiglia Zhang si trova dunque tra incudine e martello, perché da un lato non può non seguire i dettami del governo cinese, ma dall’altro avendo speso tantissimo nell’Inter vorrebbe rientrare dell’impegno economico investito. Il miliardo e 200 milioni sarebbe la quota minima per il rientro dell’investimento. Il problema è esattamente che il mercato sa questa difficoltà, sa che ci sono scadenze di bond a breve e quindi offre prezzi più bassi di quanto richiesto. Sull’Inter ci sono interessi da parte di investitori, il problema resta dove si incontreranno domanda e offerta.
Secondo Bellinazzo Zhang, in assenza di offerte da 1,2 miliardi mi euro, andrà avanti fino al momento di dover rifinanziare i bond. In quel caso o paga il debito o allunga la scadenza, viceversa il club nerazzurro passerebbe nella mani di Oaktree che poi potrà scegliere di operare come Elliot nel Milan oppure rimettere subito l’Inter sul mercato, garantendosi immediatamente una plusvalenza. Si porterebbe infatti a casa la società per 275 milioni ed è certo che riuscirà a venderla a un costo più alto.
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