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Nuovo San Siro, giallo sulla “Cattedrale”. Il render svela molte novità

Nuovo San Siro, alla presentazione del nuovo progetto c’è subito una novità, non da poco.

In questi mesi di stallo sulla possibilità o meno di realizzare il nuovo impianto, una piccola certezza era che se si fosse proceduto al Nuovo San Siro, il progetto sarebbe stato quello della “Cattedrale” dello studio Populous. Ora però il progetto sembra cambiato notevolmente.

A Milano durante un incontro sulla presentazione del progetto, sono intervenuti il presidente del Milan Paolo Scaroni e l’amministratore delegato coorporate dell’Inter Alessandro Antonello. Come riporta Gazzetta.it, lo stesso presidente rossonero ha parlato del progetto dicendo “Non date per scontato che sarà la Cattedrale. Se dovessimo decidere domattina alle 7 ci sarebbe la Cattedrale, ma non decideremo domani mattina.”(Qui il punto sulla possibilità di abbattimento).

Nella presentazione del rendering del nuovo stadio infatti non è presente più la struttura che era stata selezionata, ma un nuovo impianto dalla forma ovale, molto più “convenzionale”. Antonello ha spiegato che quello presentato in questi giorni non è un progetto esecutivo. “L’obiettivo dello studio di fattibilità è identificare un’area, dare volumi e dare un’idea di ingombro dell’area. Quello che succederà nella fase di progettazione esecutiva partirà dai vincoli che oggi abbiamo in base al progetto di fattibilità tecnico-economica e da lì svilupperanno quelle che sono le idee architettoniche”.

Nuovo San Siro, domani parte il dibattito pubblico intanto il progetto cambia. La Cattedrale non è più l’unica opzione.

Per quanto riguarda la selezione della struttura l’AD conferma che la scelta resta sulla base del progetto di Populous, ma oggi il progetto di fattibilità tecnico-economico richiede determinati volumi. Superato questo step ci sarà tempo per ragionare sulla soluzione architettonica in fase di progettazione esecutiva. Un’idea è  quella di aumentare il numero di spettatori che da 60 mila dovrebbero passare a 65 mila.

Scaroni infine torna sulle lungaggini dei tempi per la decisione. Il Presidente del Milan sottolinea come sia impossibile il fatto che per prendere decisioni nel nostro paese ci si mettano 10 anni. Durante questo periodo le cose spezzo cambiano, come nel caso specifico dei rossoneri, è cambiata addirittura la società.

Domani intanto si aprirà il dibattito pubblico. Saranno 13 incontri in poco più di un mese dopo i quali si saprà se Inter e Milan potranno realizzare davvero il loro impianto a San Siro o andare altrove.