Inter, Acerbi si gode la vittoria contro la Salernitana: che bordata a chi lo ha criticato!
Inter, Acerbi parla dopo la vittoria contro la Salernitana. Un 2-0 che porta la squadra nerazzurra a chiudere al meglio una settimana fantastica. Dopo il pareggio preziosissimo in Champions League in casa del Barcellona, la squadra di Simone Inzaghi era chiamata a dare continuità alla vittoria contro il Sassuolo della giornata precedente. Le reti di Lautaro Martinez e Nicolò Barella hanno spazzato via ogni dubbio e fatto ottenere tre punti di fondamentale importanza.
Tra i protagonisti della gara, schierato a sorpresa da Simone Inzaghi, anche Francesco Acerbi che ha analizzato la partita e la prestazione della squadra. Non solo, ma il difensore nerazzurro si è voluto togliere anche qualche sassolino dalla scarpa per chi lo ha criticato dopo Lazio-Milan della passata stagione per aver commesso l’errore che ha portato al gol di Sandro Tonali.
Inter, vittoria preziosissima contro la Salernitana: Francesco Acerbi parla del match e si toglie qualche sassolino dalla scarpa
Tre punti fondamentali per non rimanere ulteriormente piantati in classifica. Una partita ben giocata e gestita. Due settimane in cui la squadra, tra Sassuolo e Barcellona, ha fatto benissimo e si è ritrovata. Questo il pensiero di Francesco Acerbi ai microfoni di Sky Sport. Il difensore ha gonfiato il petto per come si è ripresa la squadra, ma ha anche ammesso di essersi ambientato benissimo con i compagni, anche se è arrivato a Milano in un momento di difficoltà.
Poi, il difensore, si è tolto qualche sassolino. Infatti, Acerbi ha detto che al suo arrivo c’era molta diffidenza per via di quanto accaduto nella passata stagione nella partita Lazio-Milan vinta dalla squadra rossonera. Il giocatore ha ammesso di non avercela con i tifosi, ma con qualcuno che ha puntato il dito contro toccandolo come persona. E per questo, ha affermato, “sono più uomo io di chi mi ha puntato il dito sopra”.
Infine, una battuta anche sulla sua posizione in difesa. Acerbi ha ammesso di sentirsi più a suo agio come centrale nei tre, ma anche poter agire da braccetto gli va bene. Soprattutto se, come oggi, la squadra vince e non prende gol.