Acerbi è arrivato all’Inter sul gong dell’ultima sessione estiva di calciomercato. Simone Inzaghi attendeva da tempo un centrale che sostituisse Andrea Ranocchia, e alla fine è arrivato un suo vecchio pupillo. L’ex giocatore della Lazio veniva da una stagione non semplice alla corte di Maurizio Sarri. Difficoltà in campo e screzi con i tifosi sono stati gli elementi caratterizzanti l’ultima annata laziale di Acerbi. E l’amara conclusione è arrivata in occasione del match contro il Milan, con quel sorriso amaro dopo la rete al 90esimo di Tonali che ha portato ad aspre critiche, anche da parte dei tifosi nerazzurri.
Un arrivo non semplice quindi nella squadra milanese, visti i presupposti. Eppure l’impatto sul campo del giocatore è stato più che positivo. Inzaghi si è ritrovato con la necessità di schierare un giocatore di sicuro rendimento al centro della difesa a tre, viste le difficoltà di Stefan De Vrij. La riposta di Acerbi è stata davvero impressionante, visto che da subito è apparso un veterano della retroguardia nerazzurra.
L’ottima risposta data da Acerbi in questi primi mesi all’Inter ha concesso al tecnico un lusso importante. Inzaghi infatti ha potuto far rifiatare un De Vrij in netta difficoltà. L’olandese non riusciva ad esprimersi ai suoi soliti livelli. La pausa concessagli però gli ha permesso di riallinearsi sui binari soliti, e a partire dal match di andata contro il Barcellona si è rivisto i giocatore che aveva conquistato il cuore dei tifosi.
Nel match contro la Salernitana l’allenatore piacentino ha chiesto all’ultimo arrivato nella retroguardia di proseguire in questo ruolo di “risolvi guai”. Infatti dopo la “guarigione” del centrale dei Paesi bassi potrebbe essere iniziato il processo di recupero di un altro giocatore che non sembra essere al suo meglio, ossia Alessandro Bastoni. L’ex Atalanta ha iniziato un pò in sordina, ed in questo momento, visto il dirottamento definitivo di Federico Dimarco sulla fascia sinistra, rischiava di esserci un buco nel ruolo. Ma a riempirlo ci ha pensato Acerbi, che anche alla Lazio aveva agito spesso da braccetto nello schieramento a tre. Ora potrebbe farlo con maggiore continuità. Inzaghi in sostanza può decidere di affidarsi ad una turnazione in difesa con molta tranquillità. Se infatti dovesse esserci qualcuno in difficoltà l’ultimo arrivato è pronto a offrire garanzie.