Inzaghi ha risposto nel dopo partita di Fiorentina-Inter alle domande di DAZN.
Ecco l’intervista al mister nerazzurro.
Mister che giocatore è diventato Lautaro Martinez? Un giocatore al quale riesce tutto
“Un giocatore importantissimo per la nostra squadra. Commentare dopo una doppietta, la salernitana e il Barcellona è semplice. Io lo avevo detto prima del Barcellona che non mi preoccupava, perché Lautaro sta facendo quello che gli chiedo dal 13 agosto. Poi ci sono dei momenti per gli attaccanti in cui fai due tiri e due gol e partite in cui ne fai cinque e non segni. Deve continuare così perché è un giocatore che ho la fortuna di allenare.”
Bherami: “La squadra è cambiata quando hai cambiato atteggiamento. Hai tirato fuori il tuo carattere forte solo una sensazione?
“Io sono così con pregi e difetti. Abbiamo passato un momento particolare e in questo momento ancora non abbiamo giocatori importanti sui quali abbiamo costruito la squadra. Loro mi hanno sempre seguito, io sono sempre stato sereno. Nel calcio ci stanno le critiche ed è giusto di capirle e prendere quelle che ti possono aiutare. Non abbiamo fatto ancora nulla. Il passo più importante ce l’abbiamo mercoledì: Quello sarebbe un passo decisivo. Dobbiamo riposare e cercare di recuperare qualche giocatore per mercoledì. Davanti corrono, ma nelle ultime 5 abbiamo fatto 4 vittorie e un pareggio, compreso la Champions. Dobbiamo continuare.”
Parolo: “state trovando il ritmo e la freschezza. A quanti punti dalla vetta vuoi arrivare al 13 novembre?”
“Adesso dei punti ci devo ancora pensare. Ora sto pensando a mercoledì. Ci servono quei dieci punti che avevo detto il giorno del sorteggio a Istanbul. In campionato mancano tante partite, non abbiamo un calendario semplice ma dobbiamo rimanere sul pezzo e accorciare davanti. Vogliamo essere lì.”
Se ci fosse stato Lukaku dall’inizio quanti punti avrebbe in più l’Inter?
“Questo è come quando fai le formazioni: se vinci sei stato bravissimo, quando perdi ti dicono che hai sempre sbagliato la formazione. Dopo è sempre facile. Ora abbiamo bisogno di recuperare Lukaku, Brozovic e Gagliardini perché quando giochi ogni tre giorni è sempre più difficile.”
Quanti spunti da una vittoria così dopo esser stati ripresi al novantesimo?
“È una carica emotiva importante per mercoledì. Oltre i tre punti l’abbraccio finale due volti raggiunti in questo stadio con tantissimi tifosi viola è un grandissimo segnale che damo a noi stessi perché sappiamo che non si ferma nessuno. Puoi vincere contro il Barcellona e pareggiare al Camp Nou ma non cambia nulla. Devi sempre guardare avanti e tra due giorni e mezzo ce ne è un’altra importantissima.”