Inter, Marotta spiega tutto. Da Lukaku allo stadio: tutti i dettagli
Inter, Marotta a Radio Anch’io Sport ha toccato diversi temi tra i quali anche il mercato e le questioni societarie. Qui trovi le altre dichiarazioni dell’AD dell’Inter,
Per quanto riguarda il mercato è stato lapidario sul sottolineare come una società debba esser pronta a cogliere tutte le opportunità di mercato che le si presentino. Inzaghi non ha fatto richieste specifiche, ma quando si parla di grandi club bisogna avere sempre gli occhi aperti. Al di là dei futuri arrivi ritiene il gruppo attuale competitivo per gli obiettivi sportivi del club.
Del gruppo attuale è elemento imprescindibile Edin Dzeko, ieri migliore in campo con una doppietta all’Atalanta. Il bosniaco è in scadenza a giugno 2023 e secondo Marotta non ci saranno problemi per un rinnovo. Dzeko per l’AD nerazzurro è un grandissimo professionista molto attaccato alla maglia. Il suo intramontabile vizio del gol lo rende una grandissima risorsa e l’Inter lo tiene molto in considerazione. Sul rinnovo i contatti saranno avviati a tempo debito ma il desiderio è quello di continuare auspicando che il giocatore abbia la stessa volontà del club.
Inter, Marotta fa il punto sui bomber Dzeko e Lukaku. Su società e stadio pochi dubbi e una certezza.
Giocatore che invece a causa di ripetuti stop ha finora non mantenuto le aspettative è Romelu Lukaku. Marotta su di lui ha detto che è stato sicuramente condizionato dal lungo infortunio e la ricaduta è stata dovuta alla sua voglia di tornare a disposizione del gruppo e per il mondiale alle porte. Questo fa parte dei rischi del mestiere, ma Marotta è convinto che non ci può essere uno stress competitivo come quello di questa strana stagione, in quanto poi è ovvio che ci siano più infortuni. L’auspicio è che il bomber belga possa essere a disposizione dalla prima gara contro il Napoli del 4 gennaio.
L’amministratore delegato nerazzurro ha parlato anche della situazione societaria e della questione stadio.
Sulla società ha dichiarato: ”Bisogna dare molto rispetto alla famiglia Zhang, in questi anni ha profuso tante energie, mi pare ottocento milioni. Ha dato tanto al sistema calcio in Italia e all’Inter, poi è vero che tutti hanno avuto delle contrazioni finanziarie e eticamente è giusto che dopo la pandemia non si possa sfoggiare investimenti milionari. È normale che questa contrazione ha portato a una ridimensionamento dei costi, ma bisogna essere sempre bravi e competenti per rimanere competitivi in un mondo complicato”.
Sullo stadio invece non tralascia qualche critica pur auspicando che si possa arrivare ad un nuovo impianto. Marotta ha così spiegato la situazione: “La fotografia generale è che siamo fanalino di coda. Ci sono stadi con età media di 60 anni e solo 4 sono di proprietà, al di là delle problematica di sicurezza e precarietà, lo stadio inteso come asset per aumentare i ricavi in Italia è un aspetto altamente negativo. Voi seguite le difficoltà burocratiche, bisognerebbe avere un iter più fluido invece che impattare con queste burocrazie complicate. La situazione, curata da Antonello, è di stallo e spero si possa risolvere“