Calhanoglu-Inter, il turco parla della stagione: parole a sorpresa sullo scudetto e sul nuovo ruolo!
Calhanoglu-Inter, il centrocampista turco parla della stagione in nerazzurro. Arrivato dal Milan a parametro zero, durante la scorsa sessione di calciomercato, Hakan Calhanoglu, dopo un inizio in salita, si è preso definitivamente le chiavi del centrocampo nerazzurro diventando uno degli elementi fondamentali dell’undici di Inzaghi. Un’evoluzione che ha permesso alla squadra di vincere una Coppa Italia ed una Supercoppa Italiana, ma anche di fare un buon cammino, rispetto al recente passato, in campo europeo.
Proprio Calhanoglu, qualche istante fa, ha parlato al canale turco TRT SPOR, analizzando vari aspetti. Dalla stagione in corso in maglia nerazzurra, fino al nuovo ruolo da regista e al rapporto con gli ex compagni del Milan, il centrocampista si è lasciato andare a delle dichiarazioni che, in qualche modo, sono opposte ad alcune del passato.
Calhanoglu-Inter, il centrocampista turco parla a tutto tondo: dalla stagione in corso fino al nuovo ruolo da regista
Dunque, Calhanoglu, ha toccato vari argomenti. Primo su tutti, il campionato in corso che vede l’Inter molto attardata dalla vetta. Il turco, ha fatto i complimenti al Napoli che ha meritato la vetta fino ad ora, ma ha anche affermato, contrariamente a quanto detto da Lautaro qualche settimana fa, che la squadra crede allo scudetto e si concentrerà su quello alla ripresa del campionato. Un cenno anche al nuovo ruolo, che Calhanoglu si è detto entusiasta di interpretare. Nei suoi anni in Italia, ha imparato molto e se prima era schierato da 10, adesso ha imparato anche a fare il centrocampista.
Altre parole in contrasto con il passato, visto che, nel corso della sua avventura al Milan, il giocatore aveva sempre affermato di non trovarsi bene nel ruolo di centrocampista. Infine, a proposito di Milan, un cenno anche alla sua ex squadra. Dopo le polemiche post-festeggiamenti della squadra rossonera, Calhanoglu ha ammesso di avere tanti amici a Milanello, anche se, ovviamente, la prospettiva del tifoso è diversa.