San Siro, inteso come Stadio Meazza, sta per vivere una giornata epocale. Domani infatti ci sarà la presentazione della relazione conclusiva sul dibattito pubblico che negli ultimi mesi è andato avanti a Milano.
Come riporta La Gazzetta dello Sport, quella di Inter e Milan sta diventando una vera crociata che prevede il fondamentale abbattimento della vecchia struttura, per poi far nascere il nuovo impianto. Sono ormai tre anni e mezzo che i due club, unitissimi, portano avanti questa visione che ritengono fondamentale affinché entrambe le squadre possano rimanere a Milano ed essere competitive a livello continentale.
Domani il relatore del dibattito pubblico Pillon, dopo aver ascoltato in queste settimane tutte le posizioni in merito all’abbattimento, presenterà la sua relazione che sarà poi presentata al comune. Di fatto sono due gli scenari possibili.
San Siro, domani sarà presentata la relazione sul dibattito pubblico. O il Meazza verrà abbattuto o il piano B di trasferimento delle squadre fuori Milano diventa reale. Intanto il governo si è schierato.
Il primo è che il dibattito pubblico abbia reso evidente la necessità di abbattere la struttura per poter farci sorgere il nuovo stadio. In tal caso i club dovranno presentare il progetto esecutivo avviando i lavori nel 2024 e traslocando nella nuova struttura dal campionato 2027-28. Qualora invece ci sia contrarietà sull’abbattimento è prevedibile che i club passino al famoso piano B, che prevederebbe la realizzazione di un nuovo stadio fuori dal comune di Milano. Sesto San Giovanni sarebbe in pole position.
La questione potrebbe però spostarsi dall’ambito cittadino a quello nazionale. Il sottosegretario del Ministero della Cultura Vittorio Sgarbi, ha già più volte ribadito che il governo vieterà tassativamente l’abbattimento del Meazza in quanto bene storico di rilevanza culturale. La telenovela è destinata a durare ancora a lungo.