Ranocchia ha rilasciato una lunghissima chiacchierata alla rivista giapponese Number Web e riportata da diversi siti. L’ex giocatore e capitano dell’Inter, che ha detto addio al calcio giocato a settembre, ha parlato di cosa sia per lui la famiglia nerazzurra.
Ricordi che partono proprio dal principio quando arrivò in nerazzurro dopo sei mesi all’allora Genoa di Gasperini. Arrivato in nerazzurro fu chiamato a subentrare a un certo Walter Samuel che aveva subito un lungo infortunio. Ranocchia racconta che appena chiamato corse dall’hotel a Milano con solo una borsa. Arrivò in una squadra piena zeppa di campioni da Zanetti ad Eto’o per non parlare di Sneijder, Cambiasso, Marterazzi. Giocatori che avevano appena vinto il Mondiale per Club. Quell’anno vinse la Coppa Italia targata Leonardo e credeva che in una squadra del genere sarebbe stato semplice vincere ancora, ma non fu così. Fu in realtà l’inizio della perdita di competitività e il via agli anni travagliati che hanno tenuto i nerazzurri lontani dalla possibilità di vincere il titolo.
Ranocchia racconta l’Inter. Dall’arrivo a Milano alla fascia di capitano, dalla sofferenza per le sconfitte fino alla gioia dello Scudetto.
Ranocchia ha raccontato poi la pressione nel succedere a Zanetti come capitano della squadra. Pressione, ma anche tanto orgoglio, anche se il momento societario non è stato certo il migliore per un tale passaggio di consegne. Dopo il cambio di proprietà e c’è stata molto confusione tra cambi di giocatori e di allenatori. L’ex giocatore ha raccontato quanto sia stato difficile tenere alto il morale e il dolore che ha provato ad aver dovuto rinunciare alla fascia. Ma nonostante ciò è sempre voluto essere un capitano fuori dal campo parlando ad ogni singolo nuovo giocatore che arrvivava all’Inter per fargli capire quanto fosse importante giocare per quei colori.
Fatiche e sofferenze premiate dalla conquista dello scudetto. Ranocchia ha spiegato che dopo tutti quei sacrifici ha provato una gioia immensa nel vincere il campionato, dopo anni di “non ho vinto ancora”. Per lui vincere all’Inter è dura ma se ci riesci vuol dire che “il tuo nome resterà per sempre nella storia del calcio, e i tifosi dell’Inter sono i più entusiastici e i più romantici di tutti. Credo ci sia voluta molta pazienza, max stato bello vincere per loro”.
Inter, il futuro lo decide la politica. Fondamentale l’incontro Cina-Arabia Saudita.