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La crisi del modello Juve, cultura, responsabilità e i cattivi maestri dell’Inter

Steven Zhang

Le dimissioni di un intero Cda
L’Indagine sui bilanci
La richiesta del PM di arresti domiciliari (non autorizzati)
Le intercettazioni telefoniche
Niente di nuovo, abbiamo già visto tutto (o quasi)
Nessuno sa come finirà questa vicenda, se ci saranno conseguenze penali, civilistiche o se questi fatti avranno riscontri anche sul piano sportivo.
Stavolta non dovrebbe importare neanche più di tanto se avranno 20 euro di multa o 20 punti di penalizzazione.
Al di là del tifo balla qualcosa di più importante.

Al di là del tifo, una storia di cultura e responsabilità

E’ un problema di cultura, in Italia c’è sempre qualcuno che si sente più furbo degli altri, che si sente sopra a tutto e sopra a tutti, il Marchese del Grillo che in ogni aspetto della vita sociale ci ricorda che “io so’ io e voi nun siete un cazzo”.
Ed è un problema di responsabilità, in Italia è sempre di qualcun altro e comunque c’è sempre una strada per aggirarla. Che si tratti di conti pubblici o di come si redige un bilancio, che si tratti di essere eliminati dalla Macedonia o di nominare un procuratore arbitrale implicato nello spaccio di droga.
Cultura e responsabilità regnano negli altri campionati europei, i risultati si vedono in termini di sponsor, diritti televisivi, infrastrutture, valori dei club. Da noi nel frattempo si pensa a come organizzare l’esame di italiano di un giocatore uruguaiano, alle trattative per rinviare il pagamento delle tasse, alla Superlega come evento miracoloso che avrebbe dovuto dire “ragazzi ecco la grana, liberi tutti “.

Si fa finta di non vedere

All’estero oggi parlano di dimissioni, di cultura e responsabilità. Le maggiori testate di casa nostra stamani scrivono di una nuova era juventina, di un nuovo futuro, un rinnovamento insomma, un semplice cambio della guardia in casa bianconera.
Si fa finta di non vedere, di non capire. I risultati di quel che si è creato in questi anni con questo andazzo sono sotto gli occhi di tutti.
Filiera di comando del calcio, club, carta stampata e TV, tutti colpevoli, nessuno escluso.
Ma siccome siamo anche tifosi ci permettiamo un’unica riflessione. Da sempre l’Inter ha avuto cattivi maestri (qualcuno anche posti di rilievo in società) che tre volte al giorno, prima e dopo i pasti, pretendevano di insegnarci che il modello bianconero era quello da seguire. Per fortuna nessuno gli ha creduto, l’Inter e gli interisti si tengono felicemente (insomma…) i loro problemi di tutt’altra natura.
C’è chi deve vedersela con banche e fondi e chi con magistrati, finanza e Consob. Questione di cultura e responsabilità.
Nel frattempo qualcuno consigli a Steven Zhang di evitare frequentazioni troppo assidue col suo amico Agnelli, mille volte meglio un caffè con Massimo Moratti o Ernesto Pellegrini. Cultura e responsabilità, appunto…