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Inzaghi e l’arma segreta per lo scudetto: la banda dei fedelissimi

Inzaghi, stando alle statistiche delle ultime stagioni, sembra doversi rassegnare ad abbandonare, per quest’anno, il sogno vincere il campionato. Nessuno che ha perso almeno 5 gare ha mai alzato, a fine stagione, lo scudetto. Seguendo questa linea, l’allenatore piacentino sarebbe già tagliato fuori dalla corsa al titolo.

Tuttavia vale la pena provarci. Il gioco ritrovato (al netto della sconfitta di Torino) fa ben sperare. E’ lecito aspettarsi, inoltre, che al ritorno dal Mondiale inizierà un nuovo campionato, con nuovi equilibri e nuove dinamiche. E chissà che l’anomalia (stop del campionato per due mesi) che nel 2020 fece crollare a picco la sua Lazio in piena lotta per lo Scudetto, questa volta non sortisca un effetto contrario.

Inzaghi e la sua arma segreta: la banda dei fedelissimi

Ma quali sono le armi sui cui potrà fare affidamento il tecnico? Non solo una verve tornata ai livelli dell’anno scorso e la speranza che l’effetto Mondiale giochi a favore. Inzaghi infatti può fare conto su un team che è al suo fianco da sempre. Lo staff lo accompagna dai tempi delle Giovanili della Lazio. Lo ha seguito in Primavera e poi in prima squadra, in quella folle estate in cui tutto il team fece marcia indietro da Salerno per occupare una panchina resasi vacante dopo l’incredibile forfait di Bielsa. Ed infine, ovviamente, a Milano.

Un gruppo coeso ed un sodalizio che va oltre il lavoro. Tra i personaggi di maggiore spicco c’è senza dubbio Farris, storico vice del tecnico che spesso ne ha preso il posto. La passione di Inzaghi è a volte sfociata in comportamenti considerati meritevoli di espulsione. Ma nessun problema, perché in quei casi in panchina è andato il talismano. Sia alla Lazio che all’Inter infatti Farris in panchina porta bene. Tante infatti le vittorie conquistate. Un anno fa a Milano arrivò il pareggio di Napoli. Un buon risultato se si considera il momento buio.

Ma nonostante Farris copra il ruolo di vice il vero braccio destro è senza dubbio Fabio Ripert. Preparatore atletico ma soprattutto migliore amico del mister. Il rapporto tra i due è indissolubile, e Ripert è sempre al fianco di “Simoncino”. In campo, in allenamento ma anche al suo matrimonio. Quando infatti Inzaghi ha detto sì alla sua Gaia il suo grande amico era lì accanto, a fargli da testimone. Sarà proprio grazie alla forza del gruppo che l’allenatore ha alle sue spalle che si cercherà di realizzare una rimonta che oggi appare impossibile. Perché quando c’è da gettare il cuore oltre l’ostacolo è necessario avere accanto i fedelissimi.