Inzaghi studia la nuova Inter. Quella che ripartirà a gennaio (primo match contro il Napoli il giorno 4) dovrà essere una macchina in grado di attaccare ogni obiettivo. A Malta, i nerazzurri stanno ricaricando le pile, mettendo benzina preziosa nei muscoli, in attesa di riabbracciare i nazionali attualmente impiegati ancora al Mondiale.
Ma cose bolle in pentola? La Gazzetta dello Sport indica le nuove idee. Molto passerà ovviamente da Romelu Lukaku, praticamente mai a disposizione fin qui. “Dovrà essere l’uomo della trasformazione, il profeta del cambiamento: a lui finalmente le chiavi di una nuova Inter, non solo in attacco, ma indirettamente pure in difesa. Con la presenza stabile di Rom cambia il modo di offendere”, evidenzia il giornale. Salirà in cattedra l’arma delle ripartenze, possibile con il belga, nettamente meno con Dzeko.
Proprio da Inzaghi è arrivato il retroscena su quanto detto a Lukaku dopo la delusione del Mondiale. Il belga ha fallito tante occasioni nel match con la Croazia, venendo eliminato già ai gironi.
“Ha giocato 45 minuti contro la Croazia, con lui il Belgio ha avuto tre chance che in tutta la partita non aveva avuto… Gli ho parlato da attaccante, si è creato le occasioni e deve stare sereno”, la puntualizzazione di Inzaghi. C’è un’idea, intanto, anche per Mkhitaryan. Come spiega il quotidiano milanese, l’armeno – viste le sofferenze di Correa – potrebbe essere impiegato ora come alternativa nel ruolo di seconda punta, abbandonando le mansioni del centrocampo, complice pure l’abbondanza sulla linea nevralgica del campo, che vedrà il rientro in grande stile di Marcelo Brozovic.