Monza-Inter, addio scudetto. Inzaghi sotto accusa: i tre motivi per il ritardo dalla vetta
Monza-Inter, anche Simone Inzaghi finisce sotto l’occhio del ciclone. La squadra nerazzurra, dopo il pareggio di ieri, al netto di un gravissimo errore arbitrale, deve leccarsi le ferite e dire addio in maniera definitiva alle speranze scudetto. Certo, non che prima della partita contro il Monza si potesse avere la presunzione di definirsi competitivi per scalare la differenza di punti accumulata. Ma il calendario con sfide apparentemente abbordabili, avrebbe potuto fare in modo che si potesse recuperare terreno.
Così non è stato, e gli uomini di Inzaghi si ritrovano a fare i conti con gli stessi errori della passata stagione e dell’inizio di questa. Una squadra senza grossa personalità e con un organico che non è allo stesso livello di almeno due squadre. Adesso, l’occhio della critica, oltre che ai calciatori, si rivolge anche a Simone Inzaghi, reo di aver commesso troppi errori dall’inizio della stagione.
Monza-Inter, la partita che decreta l’uscita di scena dei nerazzurri dalle ambizioni scudetto. I tre errori di Inzaghi
Come detto, la squadra nerazzurra, ha detto addio alle residue e minime speranze di tricolore per questa stagione. L’obiettivo, adesso, diventa necessariamente una salvifica – specie per i conti del club – qualificazione alla prossima Champions League. Secondo quanto sostenuto da Matteo Marani, ci sono delle colpe anche per Simone Inzaghi per quanto riguarda il distacco dalla vetta della classifica.
L’allenatore nerazzurro, infatti, non riesce mai ad avere una presa definitiva per quanto riguarda le ambizioni di alta classifica e nel momento decisivo, si perde. E’ accaduto anche questa volta, prima con un’illusoria vittoria contro il Napoli, poi con il pari mortifero contro il Monza. Per Marani, sono soprattutto tre i motivi del ritardo in classifica che pesano sulle spalle di Inzaghi. Il primo è il ritardo nel cambio in porta, il secondo il non aver dato ancora un fisionomia alla propria difesa e alla propria fase difensiva ed il terzo la questione cambi. Insomma, gli obiettivi stagionali primari sono sfumati prima ancora di arrivare a metà della stagione. Adesso è importante conquistare un posto tra le prime quattro.