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San Siro, altro botta e risposta. Sala prova a a far chiarezza, ma è caos

San Siro, il nuovo stadio sta diventando una telenovela senza fine. Tra le due squadre che vorrebbero un nuovo stadio al posto del vecchio, comitati pro e contro, dibattiti pubblici, decisioni rinviate e scontri istituzionali oggi è il nuovo turno di Giuseppe Sala.
Il sindaco di Milano, come riporta il sito primadituttomilano.it,  in occasione della prima giornata del decimo congresso della Camera del Lavoro Metropolitana di Milano, ha ribattuto ancora una volta a Vittorio Sgarbi.
Il sottosegretario alla cultura anche ieri a Radio Sportiva ha dichiarato che il vincolo che impedirà l’abbattimento dello stadio Meazza scatterà in automatico. In realtà nel governo ci sarebbero più voci, come quella del Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini che invece auspica una nuova struttura. Della possibilità di due stadi invece è la posizione del Presidente del Senato Ignazio La Russa. Insomma posizioni diverse sulle quali non si riesce a far chiarezza in alcun modo, con le due società che al momento restano col cerino in mano.

San Siro, ancora una volta Sala spiega di voler sapere se ci sarà il vincolo o meno. Intanto le squadre restano nel limbo.

Il Sindaco oggi ha detto che settimana prossima si porteranno in giunta i risultati del dibattito pubblico, anche a seguito il consiglio comunale di fine dicembre. Questo, sempre se non dovessero sopraggiungere difficoltà o ritardi. Dopo il passaggio in Giunta si stabilirà che la nuova struttura è di interesse pubblico. Sala però sottolinea come l’iter comunale possa essere invalidato dal rischio di vincolo ventilato dal governo. A tal proposito Sala è chiarissimo:”Io sullo stadio di San Siro non voglio entrare in polemiche, se la vedano loro, ma finché non capiamo se c’è o meno il vincolo, non decidiamo.
Più chiaro di così effettivamente il primo cittadino meneghino non poteva essere.  Rispondendo ai giornalisti ha continuato dicendo di non capire la posizione del governo. Se si dovesse procedere con il vincolo si rischia di creare un danno alle società anche dal punto di vista economico. Infatti se il comune concedesse l’interesse pubblico nella nuova realizzazione, le due società dovranno spendere soldi e tempo per effettuare le richieste di modifica al progetto che chiederà il comune stesso. Se  però poi dovesse abbattersi la scure del vincolo da parte del governo è chiaro che Inter e Milan rischierebbero di continuare a spendere soldi per un progetto che non vedrà mai la luce. Sala, infine ha detto che comunque il comune farà quello che deve.

Nella sostanza appare davvero complicato che il progetto del nuovo impianto per i due club milanesi possa essere avviato dove oggi è presente il Meazza. Il paventato Piano B che vedrebbe il nuovo stadio realizzato altrove è molto più che una suggestione. In pole in questo caso ci sarebbe Sesto San Giovanni, dove il comune ha già fatto sapere che ci sarebbe la piena disponibilità per ospitare la nuova casa di Inter e Milan, che al momento fanno trapelare che anche non a San Siro il progetto di uno stadio per due continuerà altrove.

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