Tra Correa e l’Inter il futuro è tutto da scrivere
Correa-Inter. Dimmi di riprovare, non di rinunciare. Simone Inzaghi come Marco Mengoni. Solo che la materia del contendere, in questo caso, è Joaquin Correa, El Tucu.
Quando fu acquistato dalla Lazio, addirittura preferito a Duvan Zapata, in tanti si stropicciarono gli occhi, convinti della bontà dell’operazione. Trenta milioni ben spesi, si disse e scrisse. Oggi dopo un campionato e mezzo, Correa è ancora prigioniero in un Limbo di incertezze. Inzaghi ha provato più volte a strofinare la lampada, recentemente contro il Parma in Coppa Italia, ma il genio argentino di sprigionare il suo talento proprio non vuole saperne.
Un problema non da poco visti i continui infortuni di Lukaku che stanno costringendo Dzeko e Lautaro agli straordinari. La vita è adesso, cantava Baglioni e non Mengoni, ed è bene che Correa torni a fare El Tucu. Che si prenda l’Inter, se la carichi sulle spalle e cominci a fare quello per cui è stato acquistato: fare gol.
Altrimenti? Nessuno si arrabbia. Mica siamo Bud Spencer e Terence Hill. Però resta la delusione ed è un peccato che un calciatore come Correa rischi di essere ricordato come un’operazione di mercato poco fortunata. C’è ancora tempo. È bene non sprecarlo.