Dzeko anche ieri è salito in cattedra.
Non solo un gol capolavoro, che a molti cuori nerazzurri ha ricordato quelli di un certo Diego Milito, ma anche tanta sostanza e qualità. Alla soglia dei 37 anni Dzeko sta confermando di essere davvero l’arma in più per Inzaghi. Un giocatore unico che continua a dimostrare che la classe che mette in campo in ogni partita è seconda solo alla professionalità con la quale si esprime in campo e fuori.
Giocatore corretto ed esemplare che può insegnare ai più giovani anche come si sta anche davanti ai microfoni. Ieri intervistato da Mediaset ha sottolineato come nella vittoria i nerazzurri abbiano rispettato l’avversario e basta questo a far capire lo spessore dell’uomo.
Dzeko, una prestazione sontuosa per il numero 9 dell’Inter. Con ieri sono 320 i gol in carriera con 144 assist.
Arrivato all’Inter lo scorso anno per sostituire Romelu Lukaku, si è trovato nelle gerarchie di molti di nuovo dietro al belga rientrato in questa stagione. Il bomber bosniaco non ha battuto ciglio e si è messo al lavoro come ha sempre fatto. Complice anche la, finora, sfortunata stagione del belga, Dzeko si è confermato pedina fondamentale per la squadra nerazzurra. Non solo segna come faceva gli scorsi anni, ma riesce ad essere ancora un vero regista d’attacco permettendo al gioco di Mister Inzaghi di trovare sempre nuove soluzioni.
Come accaduto in occasione del primo gol. Dzeko è riuscito con un solo tocco a trasformare l’appoggio sulla fascia di Darmian in un cioccolatino gustoso per Barella che lucidissimo ha messo in mezzo per il gol di Dimarco. Un uno a zero da antologia, o per attualizzare il concetto da Play Station.
In occasione della seconda rete ha invece deciso di mettersi in proprio, creandosi lo spazio giusto e mandando al bar l’avversario con una sola finta. Uno sguardo al portiere e tiro a giro per il due a zero. Una pennellata da fuoriclasse.
Gol numero 320 di una carriera stellare che lo ha visto vincere 2 campionati di Inghilterra col City, una Bundensliga col Wolfsburg, oltre a 1 coppa di Lega inglese, una coppa di Inghilterra e una Supercoppa di Inghilterra. Ci sono poi i tre trofei vinti con l’Inter in soli due anni, una Coppa Italia e due Supercoppe Italiane. Il tutto condito da 144 assist in carriera che ne confermano la qualità assoluta.
Inzaghi per il momento se lo gode, sapendo che quando il cigno di Sarajevo sale in cattedra non ce n’è per nessuno.