Inzaghi ha rilasciato una lunga intervista in a Inter Match Day Porgramme, il fan magazine del club.
Il mister ha fatto il punto sul suo percorso in nerazzurro dove ha già portato a casa 3 trofei: una Coppa Italia e due Supercoppe Italiane, la seconda appena conquistata. Con la vittoria sul Milan Simone Inzaghi è salito a quota 4 Supercoppe vinte in carriera eguagliando Fabio Capello e Marcello Lippi.
Il tecnico ha parlato innanzitutto dell’apporto che la famiglia ha avuto nella sua carriera. Ha detto che i suoi genitori sono stati importantissimi, e che gli hanno permesso di crescere con valori che sono diventati fondamentai nella sua vita e nella sua carriera calcistica. Carriera per la quale deve molto a Mr. Giuseppe Materazzi che lo fece esordire in Serie A nel Piacenza. Altro allenatore fondamentale fu anche Sven Goran Eriksson. Con lo svedese è riuscito a ritagliarsi un posto nella Lazio che vinse Supercoppa Europea, Scudetto e Coppa Italia. Una squadra di grandissimi giocatori nella quale lui spesso partiva titolare.
Inzaghi, dall’esordio alla Supercoppa Italiana. È il 4 sigillo nella competizione per lui raggiungendo Capello e Lippi.
Parlando di città tutta la sua carriera si è svolta tra Piacenza, Roma e ora Milano. La prima è la città delle sue originati dove è cresciuto e dove è riuscito ad esordire in serie A facendo tutto il percorso nelle giovanili. Nella Capitale ha vinto i primi trofei da calciatore e avuto la possibilità di realizzarsi dal punto di vista personale e professionale, diventando anche allenatore una volta appesi gli scarpini al chiodo.
Ora il suo presente è Milano, dove sta continuando la sua crescita anche a livello di numero di titoli vinti.
Inzaghi di Piacenza ricorda anche le partite che da piccolo andava a vedere con il fratello Filippo, allenatore della Reggina. Era il Piacenza di Mulinacci, Cornacchini, De Vitis. La passione per il calcio venne trasmessa ad entrambi dal padre con il quale guardavano tutte le partite.
Lui ritiene sia stato molto importante conoscere i giocatori di tutte le categorie cosa che gli ha permesso anche di diventare allenatore lavorando duramente e lottando tutti i giorni.
Parlando della sua esperienza in nerazzurro racconta che tra le tante sfide giocate a San Siro sicuramente quella che si porta più dentro è quella del suo esordio. La partita era la prima dello scorso campionato contro il Genoa. Era la prima dopo cinque anni alla Lazio. Racconta l’emozione in quanto per lui tutto era nuovo. Ricrea l’accoglienza che gli risegarono i tifosi, cosa che ès tata importantissima e gli ha trasmesso tanta forza per affrontare la stagione.
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