Inter, Inzaghi ha scelto un approccio particolare in vista del derby
Inter, domani sera, Domenica 5 febbraio, i nerazzurri affronteranno il Milan nel derby di Milano, il terzo della stagione in corso. Finora c’è stata una vittoria per Pioli (3 a 2 ad inizio campionato) ed una per Simone Inzaghi (il 3 a 0 che ha portato la Supercoppa in bacheca. Quello di domani sarà l’ultimo della stagione 2022/2023, ed in palio ci sono tre punti pesanti. Entrambe le squadre infatti sono in corsa per un posto in Champions League (il Napoli è lontanissimo), e al momento a separarli ci sono appena due punti.
Per questa ragione, e vista la necessità di acquisire un vantaggio negli scontri diretti, sarà fondamentale avere l’approccio giusto. Lo stesso insomma avuto a Riad, quando l’Inter ha schiantato il Milan senza praticamente mai soffrire. Per questa ragione, secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, Inzaghi starebbe imponendo alla squadra di assumere domani lo stesso atteggiamento, anche attraverso la visione del video di quel match.
Inter, in vista di domani Inzaghi sceglie di ripetere il match di Supercoppa
“L’Inter oggi all’ora di pranzo si chiude nel suo eremo e non lo lascerà fino alle 18.50 di domani, quando partirà in direzione San Siro. In mezzo, Simone Inzaghi ha il compito di alleggerire la testa dei suoi giocatori. E allo stesso tempo di evitare la tentazione – molto umana, molto comprensibile – di pensare di poter approfittare con semplicità di un Milan in crisi. Come fare? Copiando Riad. Chiedendo ai giocatori lo stesso atteggiamento e la stessa concentrazione messa in campo in Arabia Saudita.
Qui non c’è un trofeo in palio. Ma, se possibile, c’è di più. C’è in ballo la serenità, perché una sconfitta sarebbe il modo peggiore di avvicinarsi a grandi passi verso la Champions, in agenda tra 18 giorni. Chissà, magari avrà aiutato anche mostrare ai giocatori i filmati dell’ultima partita giocata contro Leao e compagni. Quella di Riad, appunto, rivissuta con l’aiuto dei match analyst, per ricordare ai giocatori come si colpisce il Milan, dove si può far male e – perché no – pure gli errori da evitare”.