INTER-MILAN 1-0
Reti: Lautaro al 35’
Chissà se Pioli ha pensato ad Ulisse. Forse sì, ma i risultati sono stati opposti e il cavallo di Troia – inconsueto 3-5-2 – preparato per incartare Inzaghi, ha finito per incartare il Milan.
L’Inter ringrazia, domina e vince il derby grazie a Lautaro Martinez, sempre più simbolo dell’Interismo.
Il Milan è stato prima domato, quindi colpito ed affondato da un’incornata del Toro. A nulla sono valsi i tentativi di Pioli di tornare all’antico. I rossoneri sono finiti all’angolo, incapaci di reagire come un’orice gazzella sfinita e stremata da un ghepardo.
L’unico demerito – se proprio si vuole cercare il pelo nell’uovo- è non aver chiuso prima un derby stradominato. Meriti anche di un Tatarusanu stranamente in serata di grazia. Gioia anche per Calhanoglu, le sue traiettorie su calcio d’angolo sono armoniche come le linee con cui Giotto dava profondità ai suoi affreschi.
TOP
Lautaro. Quant’é bello il suo attaccamento alla maglia. El Toro balla il tango e manda al tappeto un piccolo Diavolo. Nel suo colpo di testa c’è tutta la rabbia per aver elargito uno scudetto ad una squadra certamente non più forte dell’Inter.
Calhanoglu. Sulla sponda rossonera dei Navigli si mangiano le mani. Lo rimpiangono, eccome. I cori di sfottò, la testimonianza più chiara. Lui, intanto, si gode l’Inter. Certo che il nerazzurro gli calza a pennello.
Acerbi. Insuperabile. Inzaghi ne ha sponsorizzato l’acquisto come un maestro che sa quanto l’allievo può dare alla causa. Giroud e Origi sono impalpabili e vanno a sbattere contro il muro nerazzurro.
Tatarusanu. Tiene a galla il Milan con due miracoli su Lautaro ed un altro su Lukaku.
FLOP
Pioli. Chissà se ha parlato con lo specchio prima di mettersi a specchio. Specchio, servo delle mie brame, qual è la squadra più bella di Milano? L’Inter – questa la risposta. Il 3-5-2 non si apprende in una settimana, snaturando il Milan ha aumentato le incertezze rossonere. Mai in partita.