Inter, la classe operaia al potere. Da riserve e a pedine fondamentali
Inter, tra le conferme di quest’anno emergono per distacco le prestazioni di Matteo Darmian e Federico Dimarco.
Arrivati all’Inter in sordina, senza clamore né fanfare, entrambi lavorando e rispondendo sempre presente quando chiamati in causa hanno scalato le gerarchie non solo in campo ma anche nei cuori dei tifosi.
Sulla carta erano destinati entrambi al ruolo di gregari, come riporta anche Tuttosport, per poi diventare punti di riferimento della rosa e non solo. Dimarco sarebbe dovuto essere la riserva di Robin Gosens mentre Darmian l’alternativa a Dumfries. Niente di tutto ciò.
Inter, Dimarco e Darmian sono diventate pedine fondamentali per Inzaghi. I numeri impressionano, altro che riserve.
Dimarco, dopo aver siglato il rinnovo fino al 2026, si è messo completamente a disposizione delle richieste dell’allenatore ricoprendo lo scorso anno sia il ruolo di vice Perisic che quello di vice Bastoni. In questa stagione è di fatto partito alla pari con Robin Gosens, distaccandolo poi sia per presenze da titolare che per le prestazioni sfornate. In 28 presenze stagionali ha messo ha segno anche 4 assist e 4 gol.
Prestazioni importanti che gli hanno fruttato anche l’ingresso in pianta stabile nella nazionale di Mancini.
Per quanto riguarda Darmian sono due le reti messe a segno in questa stagione con anche due assist forniti. Al di là dello score personale, in tutte le partite Darmian ha dimostrato di essere duttile e di sapersi mettere sempre a completa disposizione della squadra. Inoltre il carattere e atteggiamenti da vero professionista, non ultimo il rinnovo siglato solo pochi giorni fa e con un salario ribassato, hanno mostrato il suo volersi legare all’Inter. I tifosi non solo apprezzano, ma vorrebbero che entrambi siano i modelli ai quali tutti coloro che indossano la maglia nerazzurra debbano ispirarsi.