Inter, parla il vice-presidente Javier Zanetti. Collegato per partecipare alla presentazione del libro ‘Volare Libero’, in cui si parla della carriera di un grande ex nerazzurro come Gianluca Pagliuca, Javier Zanetti è stato interpellato su vari argomenti, come la mancanza di continuità della squadra, ma anche sui singoli come Simone Inzaghi. Ecco le sue parole:
Su Pagliuca: “Gianluca è stato un grandissimo compagno. Ho avuto la fortuna di giocare con lui. Io arrivai all’Inter molto giovane, Gianluca era già qui e sicuramente mi ha insegnato tanto. Era un esempio da seguire. Senza dubbio è stato uno dei più grandi portieri della storia dell’Inter”.
Su Onana: “È un portiere molto affidabile, positivo, trasmette questo e lo sta facendo molto bene. Il ruolo del portiere è cambiato perchè è cambiato anche il calcio: si gioca di più con i piedi e anche loro devono avere grande tecnica”.
Sulla mancanza di continuità della squadra: “La cosa più importante è che nessuno di noi cerca alibi. Ho sentito dopo la sconfitta di Bologna le parole del mister, poi di Lautaro, e quando senti che il tuo allenatore e uno dei giocatori più rappresentativi non cercano alibi, che riconoscono che non è stata una partita all’altezza, da lì bisogna ripartire. Ci sono tanti impegni improtanti e ravvicinati, e speriamo di dare una risposta già da domenica”
Su Lautaro: “Sta dimostrando da quando è arrivato all’Inter questo senso di appartenenza e cerca di trasmetterlo in campo”.
Su Lukaku: “Sta migliorando tantissimo, ha avuto un infortunio molto grave, che lo ha tenuto fuori tantissimo tempo. Non è facile per un attaccante come lui, con la stazza che ha, recuperare a pieno, ma credo che nelle ultime settimane si stia vedendo un Lukaku molto più positivo”.
Sulla stagione del Napoli e le critiche ad Inzaghi: “Prima di tutto bisogna riconoscere il grande campionato che sta facendo, è un qualcosa di straordinario. Poi noi siamo consapevoli che abbiamo lasciato dei punti per strada che magari non dovevamo, ma il campo ha detto questo. Non bisogna cercare il colpevole, ma la soluzione. Ho letto che Inzaghi deve dare di più: non è Inzaghi che deve dare di più, ma tutti. La società, i giocatori, il mister. Siamo una squadra: i meriti e i demeriti non sono mai di una sola persona”.