Inter, tanta sofferenza ma che carattere! In due dimostrano che la testa c’è
Inter, il giorno dopo il passaggio del turno ci si può immergere nell’analisi del match. Partita sicuramente non bellissima quella del Do Dragao, ma che ha mostrato tanta solidità dei nerazzurri e soprattutto una presenza mentale durata fino alla fine.
Stare sul pezzo, sempre e in qualsiasi circostanza. È questo uno dei fattori che spesso è mancato ai ragazzi di Inzaghi in questa stagione. Specialmente in campionato. A far capire che le cose potrebbero essere cambiate ci sono due prestazioni su tutte. Quella di Dumfries e quella di D’Ambrosio.
Il primo ha giocato nel suo ruolo naturale, con Darmian scalato a braccetto di sinistra. L’olandese ha sfornato una prestazione decisamente non sufficiente. Troppo appiattito sul basso e mai incisivo in avanti. Partita che però è completamente cambiata al minuto 95 quando, a Onana in pratica battuto, si è fatto trovare pronto sulla linea di porta evitando il vantaggio dei padroni di casa. Dumfries in quel frangente ha dimostrato che seppur in una serata non ottimale, non è mai uscito con al testa dalla partita, risultando, alla pari con Onana a uomo di fatto decisivo.
Inter, l’approdo tra le prime otto d’Europa è anche frutto di forza mentale. Dumfries e D’Ambrosio mostrano che la strada è giusta.
Altro giocatore che, come sottolinea gazzetta.it è stato strepitoso, è Danilo D’Ambrosio. Per lui finora c’erano stati solo 26 minuti in questa Champions League contro il Plzen. Ieri è stato mandato in campo al posto di Dimarco anche per via dell’assenza di Gosens. D’Ambrosio è entrato ed è stato semplicemente perfetto, mettendo in grossa difficoltà i giocatori del Porti, subendo tre falli che sono stati fondamentali per far scorrere il cronometro, ma anche per spezzettare gli assalti dei lusitani. A fine partita sarà il nerazzurro ad aver subito più falli del match in appena 27 minuti. È anche grazie alla sua astuzia ed esperienza, che l’Inter dopo 12 anni, torna tra le più forti d’Europa.