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Inzaghi e il mistero. La bordata è arrivata in piena festa

Simone Inzaghi

Inzaghi e l’orgoglio. Il tecnico nerazzurro ha centrato ieri il passaggio del turno in Champions League. Quarti di finale storici perché mancavano da parecchio tempo e perché sono arrivati dopo un cammino particolarmente positivo che ha visto l’Inter abbattere avversari abituati a combattere.

Tutto sereno? Non proprio. Inzaghi ha dispensato ‘titoli’ nel post-gara, con un’affermazione tanto netta quanto rivelatoria. La serata era iniziata con le parole di Marotta, decisamente più interlocutorie e volte a gettare acqua sul fuoco. A Mediaset, l’amministratore delegato nerazzurro aveva affermato: “Inzaghi? Non si può metterlo in discussione per una partita. Sta facendo il suo lavoro bene, lasciamolo tranquillo”.

Poi la partita è arrivata. E il risultato pure. La bordata di Inzaghi ha lasciato sorpresi: “Io non festeggio troppo – le parole in conferenza riprese da gazzetta.it – sono tranquillo. Quando sarà il momento, parlerò: sono nel calcio da anni, so quali critiche devo ascoltare e quali no, da chi sono mosse e da dove arrivano”. Una risposta piccatissima che sta animando il dibattito di queste ore. L’Inter gioisce, il caso Inzaghi rimane. Le nubi sul futuro del tecnico non sembrano certo essersi diradate.