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Inter, Benfica avversario durissimo. Tante qualità, ma c’è un punto debole

Simone Inzaghi

Inter, ieri i nerazzurri hanno conosciuto l’identità dell’avversario dei quarti di finale di Champions League. Si tratta del Benfica. Dopo il Porto insomma ci sarà ancora una portoghese sul cammino europeo degli uomini di Simone Inzaghi. La Gazzetta dello Sport ha analizzato l’avversario, spiegandone i punti di forza. La squadra, spiega la rosea, sta esprimendo, insieme al Napoli, un gioco tra i migliori d’Europa.

“Spettacolare. Velocissimo. Organizzato. Aggressivo. Senza punti di riferimento. Neanche fenomeni: non ha più Darwin, ha perso Enzo Fernandez dopo il Mondiale, non avrà Otamendi squalificato all’andata a Lisbona, ma schemi e principi sono più importanti. C’è l’ex Joao Mario.”

Inter, il Benfica va attaccato in un modo. E c’è un punto debole

Non si tratta di una squadra fisica come il Porto. Il rischio è di essere presi in velocità e dall’imprevedibilità. Sarà necessario quindi affrontare l’avversario in modo diverso rispetto alla Juventus. I bianconeri si sono arroccati, consegnandosi ai portoghesi (che non aspettano altro). “Impossibile pretendere un’Inter all’arrembaggio, ma la linea difensiva andrà alzata. Tutti discorsi da rivedere tra quasi un mese: il Benfica è in fuga (+8 sul Porto), per i nerazzurri la prossima Champions è un obiettivo irrinunciabile. Per quanto visto il Benfica è davanti. Ma le gerarchie possono essere sovvertite”.

Avversario durissimo insomma, ma non privo di punti deboli. La statistica racconta infatti che il Benfica è la squadra che, tra le 8 regine d’Europa, ha subito il maggior numero di gol (insieme al Real Madrid). Solo due i clean sheet finora. Una squadra che quindi segna tanto ma subisce anche molto.