La strada di Zhang è ancora più impervia di quella dell’Inter
Aprile decisivo per l’Inter e per Inzaghi. 9 partite in 30 giorni che decideranno quale sarà il futuro nerazzurro. Semifinali di Champions, Coppa Italia, quarto posto in campionato sono gli obbiettivi che indirizzeranno le stagioni future. Lo spartiacque passa tra la possibilità di riaffacciarsi a pieno titolo sugli scenari più importanti e la necessità di una rivoluzione completa con diverse cessioni eccellenti.
Anche per Steven Zhang le prossime settimane saranno decisive.
La vicenda dello stadio dovrà trovare un indirizzo definitivo. Il Milan è fermamente intenzionato a proseguire da solo, il Sindaco Sala sta aspettando le decisioni nerazzurre.
Sullo sfondo regna Oaktrtee. Il tic tac del tempo segna l’avvicinarsi della scadenza del giugno 2024 quando Suning dovrà restituire il prestito di 275 milioni al fondo statunitense. Secondo il Sole 24 Ore la proprietà nerazzurra sta cercando di rifinanziare l’importo ma i tassi di interesse altissimi bloccano questa ipotesi. Ed è proprio il quotidiano milanese ad informare che il fondo sta già pensando a come operare in caso di mancata restituzione del capitale e dunque di acquisizione del club. Sembra da scartare la strada già percorsa da Elliott con una gestione per alcuni anni, Oaktree starebbe già pensando ad individuare possibili acquirenti.
Nel frattempo Steven Zhang è atteso anche dai tribunali asiatici per la causa promossa da China Constrution Bank per un altro debito quasi di pari importo.