Dzeko-Inter, il bosniaco parla della sua esperienza in nerazzurro. Una stagione che è partita alla grande per Edin Dzeko, ma che da qualche tempo sembra essersi arrestata. Una squadra in crisi ed una via del gol che non sembra riuscire ad arrivare. Ma l’attaccante ex Roma resta fiducioso e vuole continuare a dare il suo contributo, come affermato ai microfoni di TV N1 Sarajevo. Ecco le sue parole.
Sui trofei vinti con l’Inter: “In questa stagione ho già vinto la Supercoppa italiana, ma l’obiettivo di ogni stagione è vincere un trofeo. Qui a Milano ho già vinto tre Coppe e so quanto sia importante per un club come l’Inter essere in lotta per lo scudetto. Contro la Juve, in Coppa Italia, dobbiamo giocare meglio rispetto a quanto fatto all’andata per arrivare in finale”.
Sull’esultanza dopo la partita contro la Juventus: “Martedì sono successe alcune cose che non dovrebbero trovare posto sui campi di calcio, si è già detto e scritto molto. I nostri tifosi ci hanno sostenuto per tutta la partita e volevo ringraziarli in questo modo. In quel momento ho sentito che regalare la maglia fosse il minimo che potessi fare e li ringrazio per il loro supporto. Abbiamo avuto un buon rapporto sin dal primo giorno del mio arrivo all’Inter, sono molto grato per questo”.
Sul rinnovo di contratto: “Presto si saprà tutto. Ci sono persone che si occupano del rinnovo, io sono concentrato esclusivamente sul campo”.
Sulla sua carriera: “Qualche giorno fa ho parlato di quello che ho dovuto affrontare per essere qui oggi, ovviamente, sono orgoglioso di tutto quello che ho fatto, iniziando da bambino a Željezničar. Un giorno, quando verrà il momento, arriverà la fine della mia carriera e poi parleremo di tutto quello che ho fatto. Poteva andare meglio, forse in maniera diversa, ma quello che so per certo e quello a cui penso spesso è che sono felice di essere riuscito a fare questo tipo di percorso”.
Sull’essere leader in nazionale: “Il calcio non dipende mai da un singolo giocatore, è un sport di squadra, solo l’unione può portarci all’Europeo. Per squadra intendo tutte le persone della nazionale, dai giocatori ai selezionatori… È chiaro che il desiderio di tutti noi è quello di giocare in un’altra grande competizione. Questa è forse l’unica cosa che mi manca, quella sensazione di giocare in grandi competizioni con la nazionale. Tutto il resto l’ho vissuto, ma penso che avremmo potuto giocare in un’altra grande competizione, non solo in una Coppa del Mondo. Farò del mio meglio per andare agli Europei e aiutare il più possibile i compagni. So quanto lo desideriamo tutti”.