Inter, parla Massimo Moratti. Intervistato dal sito 90.com, l’ex presidente nerazzurro, Massimo Moratti, è ritornato a parlare del Triplete che la squadra nerazzurra ha vinto nel 2010. Un momento fantastico per la storia del club che ha fatto la storia del calcio. Proprio su questo, l’ex numero uno interista, ha parlato di alcuni retroscena che, poi, hanno portato alla vittoria finale. Ecco le sue parole.
Sulla prima volta che ha incontrato Mourinho: “Il primo incontro con Mourinho non è stato in Italia. Era per conoscerlo e se devo essere sincero ho avuto un’ottima impressione perché era molto attivo, attento, molto preciso in quello che prospettava ma naturalmente era anche rispettosamente emozionato. Cercavamo di conoscerci l’un l’altro”.
Sullo scambio tra Ibrahimovic ed Eto’o: “Si sapeva che Ibra ogni tanto pensava di andare al Barcellona, ma ovviamente non era obbligatorio mandarlo lì. Poi ci fu un’offerta “spettacolosa” del Barcellona, e siamo stati contenti tutti: sia Ibra ad andare là, sia noi che in quella trattativa abbiamo avuto il vantaggio di avere Eto’o praticamente gratis più 60 milioni”.
Se c’è una partita che gli ha fatto capire che si poteva vincere il Triplete: “Non lo capisci mai perché per la scaramanzia ti metti sempre in condizioni di pensare. Vai avanti partita per partita, sperando che la squadra sia sempre più forte e che abbia uno spirito di sacrificio necessario per poter superare gli ultimi ostacoli che, in assoluto, sono sempre i più difficili”.
Se sente qualcuno della squadra del 2010: “Quasi tutti, ogni tanto sento il capitano che è sempre presente, Cambiasso, certamente Milito continuo a sentirli”.