Inter, è altissimo il rischio di non arrivare in Champions League. La sconfitta contro il Monza ha avuto fortissime ripercussioni per quanto riguarda la classifica. Una partita che ha mostrato tutti i limiti di un’Inter che da inizio anno ha subito dovuto rinunciare a lottare per lo scudetto, e che adesso rischia seriamente di vedere sfilare la qualificazione alla prossima Champions League. Le conseguenze della cosa, sarebbero deleterie per i conti già martoriati della società e anche la campagna acquisti ne verrebbe sensibilmente travolta.
Proprio di questo, all’interno della trasmissione Pressing Mediaset, ha parlato il giornalista di Libero, molto vicino alle cose di casa nerazzurra, Fabrizio Biasin.
Ecco le sue parole: “Inzaghi sa perfettamente che in una situazione del genere le critiche sono legittime e doverose. E’ corretto dire che è una stagione clamorosamente in bilico tra il fallimento totale e la leggenda, le speranze sono poche ma ci sono. Adesso bisogna ragionare su due universi, l’Europa e l’Italia. Per me ci sono due ragioni, una tattica: l’Inter in Italia fa sempre la stessa partita, 25 conclusioni col Monza ma fa il solletico agli avversari che segnano e la partita è finita. In Europa, l’Inter, quando può giocare come piace a Inzaghi, gioca ad un livello superiore. E c’è un’altra ragione legata ai componenti della rosa: ci sono troppi giocatori che non hanno certezze rispetto al loro futuro, non voglio dire che se ne freghino ma di fronte al bivio tra quarto posto e provare a vincere la Champions la risposta è semplice”.
Poi, Biasin, ha continuato: “Se chiedi al tifoso se preferisce giocare la finale di Champions o essere sicuro del quarto posto, il tifoso ti risponde sicuramente la finale di Champions. Il dirigente in questo momento no, è appeso ad una situazione economica molto complessa e ti dirà sempre che l’obiettivo è il quarto posto perché senza Champions mezza rosa va ricostruita. Per me la rosa attuale è sufficiente per entrambi gli obiettivi: noi giustamente puntiamo il dito su Inzaghi, ma possiamo responsabilizzare anche i giocatori? Se ne prendiamo 11 a caso dell’Inter e li buttiamo in campo, devono essere in grado di fare più di così. I giocatori devono essere responsabilizzati, non può essere colpa solo di Inzaghi e della società”.