Editoriale

L’Inter di domani è questa, prendere o lasciare

Ore non banali per gli interisti.

Ieri Report è tornato ancora una volta su calciopoli.  Molti aspettavano/auspicavano  che la chiavetta di Moggi contenesse novità sconvolgenti tali da rimettere in gioco quanto deciso 17 anni fa. La montagna non ha partorito neanche il topolino, tutto già visto, le faide tra correnti torinesi per far fuori la triade, il tentativo di ribadire che così facevan tutti tirando in mezzo altre società, prima tra tutte l’Inter naturalmente ma senza dimenticare il Milan.

Il vero scoop? Un certificato medico asseritamente falso di Andreolli. Me’ cojoni dicono a Roma

Alla fine, se ce ne fosse ancora bisogno, solo la conferma di quanto gli interisti debbano essere grati a Giacinto Facchetti.

Solo un passatempo anche piuttosto noioso in attesa di domani.

San Siro protagonista

L’Inter può tornare dopo 13 anni tra le prime quattro d’Europa, tutto il resto è fuffa.

San Siro sold out da giorni, annunciata una coreografia da urlo che coinvolgerà tutti e tre gli anelli. Occhio, il Benfica non verrà a fare la vittima sacrificale come è giusto che sia, si giocherà tutte le sue carte, che non sono poche. Il 2 a 0 di partenza è importante ma giocare per gestirlo sarebbe un errore letale, giocare per confermarlo e metterlo in sicurezza sarà l’atteggiamento giusto. Se festa sarà dovrà essere solo alla fine. Prima del 90mo più recupero non servirà solo la squadra formato  Champions, sarà necessario che tutto il Meazza spinga a palla come sa fare da decenni. Sarà una di quelle serate che nascono importanti e diventano magiche se tutti remano dalla stessa parte. Ci saranno anche momenti difficili nel corso del match. In quegli istanti dovrà essere proprio il respiro di San Siro a sollevare i giocatori, a mandare in campo fiumi di adrenalina per elettrizzare muscoli e cervelli.  Per arrivare a tanto servirà mettere da parte, almeno per un giorno, critiche e ironie, mercato e debiti, mal di pancia e aspettative, fondi esteri e cordate.

Serve una bolla

L’Inter di domani sera è questa, prendere o lasciare, non esistono terze vie. Di tutto il resto riprenderemo a parlare tra 48 ore, adesso serve una bolla nella quale rinchiudere queste ore, la squadra, le aspettative di un evento impronosticabile solo qualche mese fa.

Stasera un’occhiata al Maradona, vinca chi se lo meriterà, ne parleremo dalle 23 di domani sera se del caso.

Domani nell’attesa anche uno sguardo anche alle news per l’udienza sulle plusvalenze della Juventus. Non ho mai scommesso in vita mia ma se dovessi fare una puntata alla Snai giocherei 5 euro sulla cancellazione della sanzione. Perché? “Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello!

Dante lo scriveva nel 1300, non era juventino e sapeva già tutto.