Inter, Inzaghi parla dopo la vittoria. Tre punti di fondamentale importanza quelli conquistati allo stadio Olimpico contro la Roma e che saldano la squadra nerazzurra in zona Champions League. Una prestazione attenta della squadra di Inzaghi, che ha saputo soffrire e colpire al momento opportuno. Intanto, dopo la partita, il tecnico interista ha parlato ai microfoni di Dazn. Ecco le sue parole.
Sulla partita: “Ci aspettavamo la partita che avete visto, difficilissima, contro una squadra forte che in casa concede veramente pochissimo. La squadra è stata sempre in partita, questi ragazzi sono da abbracciare tutti per ciò che stanno facendo da aprile. Stiamo facendo un grandissimo sforzo, siamo l’Inter e vogliamo affrontare tutte le competizioni fino in fondo. Queste semifinali e finali ce le giochiamo fino alla fine con tanto gusto, le partite hanno una difficoltà estrema ora”.
“Sugli uomini a disposizione: “Ho la possibilità di scegliere, ruotare, cambiare in attacco, fino a gennaio non potevo farlo. Ho qualche problemino sui quinti, speriamo nei rientri di D’Ambrosio e Gosens. Ciò che più conta è che posso scegliere, fino a gennaio non potevo”.
Su Brozovic: “Dal primo ottobre non l’ho mai avuto fino a fine gennaio, 4 mesi lui e Lukaku, sappiamo la loro importanza, ora sono tornati a fare ciò che sanno e speriamo possano continuare così. Ho grandissima fiducia. Sulle palle inattive ieri abbiamo lavorato tanto e avevo visto grande concentrazione, all’andata ci era costata cara la disattenzione. Dimostra la grande attenzione avuta oggi”.
Sul derby contro il Milan: “È su 180 minuti, ne abbiamo giocate tante di semifinali, dobbiamo ragionare sui 180, sapendo che ci sono episodi e momenti, dovremo soffrire insieme, come oggi anche. Sarà un derby aperto per formazione e ballottaggi. A 72 ore dalla gara può succedere sempre di tutto, magari i giocatori mi fanno cambiare idea”.
Sulla preparazione per questo rush finale: “Nessuno ci dava la sicurezza di arrivare in semifinale di Champions e finale di Coppa Italia. Lavoro da oltre 10 anni con grandissimi professionisti che mi aiutano in tutto. Siamo un grandissimo staff, non potevamo prevedere semifinale e finale. Io ho la fortuna di allenare giocatori con un grandissimo cuore che lavorano quotidianamente sapendo che ci sono stati momenti, con allenatore in primis e giocatori, dove abbiamo dovuto tapparci le orecchie e sentire giudizi su cui non eravamo d’accordo. Ora abbiamo fatto 4 vittorie, ma non bastano, ne mancano altre 4”.