Champions, ormai ci siamo il primo grande giorno è arrivato.
A La Gazzetta dello Sport l’ex patron dell’Inter Massimo Moratti ha rilasciato una lunga intervista sul derby di stasera. Ecco le parole dell’ultimo presidente italiano ad aver vinto la Champions League.
Moratti racconta che da quella semifinale del 2003 è praticamente cambiato tutto. Da Presidente ora è uno dei tanti milioni di tifosi e come questi soffre. Il non essere più dentro alle cose lo aiuta comunque a sciogliere la tensione, per una partita unica che nessun’altra città può godersi.
Champions, per Moratti sarà Barella l’uomo in più. Apprezzamenti anche per Onana e Lautaro. Tanti i complimenti a Inzaghi dopo le critiche.
Di quel derby di 20 anni la prima cosa che gli salta in mente è un’immagine che lo tortura: Kallon che a tu per tu con Abbiati fallisce il la rete decisiva. Per lui comunque è da lì che è iniziata la scalata verso il triplate del 2010. Il dispiacere più grande di uscire nel 2003 è di averlo fatto con due pareggi, non avendo mai perso. Oggi si sarebbe andati ai supplementari. Oggi abbiamo la possibilità di una “vendetta sportiva: nessuna delle due squadre se l’aspettava, forse…”
L’uomo in più dell’Inter per Moratti sarà Barella perché sta diventando anche in simbolo dei nerazzurri. Si sta identificando con i tifosi ed è il motore della squadre. Gli piacciono molto anche molto l’atteggiamento di Onana e il piede caldo di Lautaro.
Su Inzaghi confessa che, pur se probabilmente lui lo avrebbe cacciato nel momento NO della stagione, lo abbia apprezzato per come ne è venuto fuori. È rimasto lucido nonostante le critiche. “ Ha dimostrato di esse bravo, dotato del carattere giusto per stare in un posto come l’Inter”.