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Milan-Inter, le pagelle: Dzeko torna cigno, Mkhi da matti, Calha cristallino

Milan-Inter, le pagelle dei nerazzurri. Una vittoria che poteva anche essere più ampia, ma che si limita ad un 2-0 rassicurante sì, ma che ancora non chiude definitivamente la qualificazione. Ma la ferocia messa in campo dalla squadra nerazzurra, forse, nella gestione Inzaghi, non si era mai vista. Di seguito, i voti della squadra nerazzurra.

ONANA, 6: Inoperoso per quasi tutta la partita. Dove non può arrivare lui, lo salva il palo.

DARMIAN, 6: Dalla sua parte non c’è Leao e può avere più libertà di contenere il diretto avversario Saelemaekers. Lo fa bene, con la solita intelligenza.

ACERBI, 6,5: Contiene alla grandissima Giroud che, praticamente, non è mai pericoloso. Grande partita.

BASTONI, 7: Attento in copertura e pericolosissimo in fase offensiva. Aiuta Dimarco sulla sinistra. Nel secondo tempo si mette in proprio e da un assist meraviglioso a Dzeko che però spreca.

DUMFRIES, 6: E’ in netta ripresa. Soffre poco Saelemaekers e riesce a duellare bene con Theo Hernandez.

BARELLA, 7: Sale in cattedra e offre la solita corsa e la solita qualità in campo. Sempre intelligente e lucido nelle giocate.

CALHANOGLU, 7: Meriterebbe maggior fortuna nel primo tempo, ma il palo gli nega il gol che avrebbe chiusa la gara. Ma anche in fase di regia e copertura fa una partita mostruosa.

MKHITARYAN, 7,5: Come succede spesso, i tifosi non lo volevano in campo, Inzaghi sì. Ed ha avuto ragione il tecnico, visto che l’armeno gli regala un gol importantissimo in ottica qualificazione. Ma gol a parte, il resto della partita è da stropicciarsi gli occhi.

DIMARCO, 6,5: E’ lui a fornire l’assist per il gol di Mkhitaryan. Giocatore che pian piano sta ritornando la condizione fisica e la sua qualità da beneficio alla squadra.

DZEKO, 8: Un gol di una difficoltà e di una bellezza rara. Una prestazione fatta di tantissimo lavoro sporco e tantissime giocate di qualità e intelligenti. E’ tornato cigno.

LAUTARO, 6,5: Partita meno appariscente rispetto al compagno di reparto. Ma è sempre una spina nel fianco e non tira mai indietro la gamba.

BROZOVIC, 6: Entra per gestire la partita e lo fa con grande qualità.

LUKAKU, 6: Entra con la voglia di spaccare il mondo, ma non ha molte occasioni per mettersi in mostra.

DE VRIJ, 6: Teoricamente non ha fatto una partita chissà quanto appariscente. Ma la chiusura su Origi è maestosa.

GAGLIARDINI, 5,5: Sarebbe stata una prestazione senza infamia e senza lode. Ma l’occasione del KO fallita sul finale di partita lascia perplessi.

CORREA, SV